Paura d'amare

Hilda Crane

USA 1956
Hilda si è appena laureata e, come tante altre sue coetanee, è convinta di avere un carattere forte e una personalità intressante. In realtà, nonostante rincorra gli ideali più moderni, Hilda è solo una ragazza come tante altre, fragile e piena di paure, tra cui quella di incontrare un uomo capace di farle provare una grande passione e farla diventare una donna come le altre: moglie e madre. Però, quando incontra Russell Burns, un costruttore edile che ha costruito da solo il suo impero, Hilda se ne innamora perdutamente e accetta di sposarlo. La madre di lui, per gelosia, si oppone alle nozze, ed Hilda è pronta a rinunciare all'uomo che ama e a ripiegare su Jacques De Lisle, suo professore all'università. Russell, invece, è pienamente convinto dei suoi sentimenti e, temendo di perdere Hilda, affretta i tempi e la sposa immediatamente. Lo stress di un matrimonio improvviso è però fatale per l'anziana signora Burns, da tempo malata di cuore. Russell, pieno di sensi di colpa, si allontana da Hilda. Ma è davvero giusto?
SCHEDA FILM

Regia: Philip Dunne

Attori: Jean Simmons - Hilda Crane Burns, Guy Madison - Russell Burns, Jean-Pierre Aumont - Professor Jacques De Lisle, Judith Evelyn - Stella Crane, Evelyn Varden - Signora Burns, Peggy Knudsen - Nell Bromley, Gregg Palmer - Dink Bromley, Richard Garrick - Dottor Joe Francis, Jim Hayward - Signor Small, Sandee Marriott - Il tassista, Don Shelton - Signor Jensen, Helen Mayon - Maureen

Soggetto: Samson Raphaelson - commedia

Sceneggiatura: Philip Dunne

Fotografia: Joe MacDonald

Musiche: David Raksin

Montaggio: David Bretherton

Scenografia: Albert Hogsett, Lyle R. Wheeler

Arredamento: Eli Benneche, Walter M. Scott

Costumi: Charles Le Maire

Effetti: Ray Kellogg

Durata: 87

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE, DE LUXE

Tratto da: commedia di Samson Raphaelson

Produzione: HERBERT B. SWOPE JR. PER TWENTIETH CENTURY FOX FILM CORPORATION

Distribuzione: FOX

CRITICA
"Diretto con abilità e bene interpretato, il film costituisce uno spettacolo gradevole. Buono il colore." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 40, 1956).