PASSAGGIO IN INDIA

A PASSAGE TO INDIA

GRAN BRETAGNA 1984
1920. Due donne della buona società inglese decidono di partire per l'India: Mrs. Moore ha laggiù il figlio Ronny, dell'amministrazione civile britannica, del quale la più giovane amica Adela Quested è la fidanzata. Quel Paese sconosciuto interessa le visitatrici, più colta e saggia la prima, sempre proclive ad una visione umana dei problemi della gente, senza preclusioni e razzismi di sorta, più sensibile la seconda, affascinata dal mistero e dai miti dell'India tanto favoleggiata. L'impatto con la colonia inglese è subito brusco: gli interessi e la curiosità delle due visitatrici sono considerati insoliti e bizzarri da parte di funzionari altezzosi ed arroganti e delle loro mogli, fatue provinciali ma, "in loco", colonialiste spinte, tutte dedite come sono ai rituali del thè delle cinque ed ammantate di perbenistico decoro. Una sera, Mrs. Moore incontra occasionalmente, in un tempio, il dottor Aziz, un indiano vedovo con due bambini, uomo intelligente, colto e sensibile. Un legame di reciproca stima e simpatia si stabilisce immediatamente tra le due persone: poi anche Adela incontra il dottore, al quale manifesta il proprio vivissimo desiderio di conoscere l'India autentica, al di là ogni aspetto turistico. Adela (che nel frettempo ha rotto il proprio fidanzamento con Ronny, che ha capito di non amare) fa presto a subire l'ascendente dell'indiano, il quale è anche amico di Richard Fielding, (il direttore del collegio governativo della città), inglese, ma anticonformista e di idee ben avanzate. Aziz, per compiacere le due signore, organizza una escursione alle celebri caverne di Marabar, un luogo montano, misterioso ed impressionante. Fielding perde il treno e non potrà che raggiungere il gruppo più tardi. Arrivata alla caverna, la spedizione vi accede: basta una sola parola o un grido per suscitare echi agghiaccianti e rombi di tuono. Mrs. Moore (che soffre di claustrofobia ed ha un cuore capriccioso) ne è vivamente turbata ed invita Adela ed Aziz a salire ancora per visitare la caverna più prossima alla vetta della montagna. Lassù, allontanatosi per qualche istante il dottore con la guida, Adela penetra da sola in una caverna: ne uscirà assolutamente terrorizzata e visibilmente sconvolta. Fielding, che è arrivato intanto al luogo destinato al "pic-nic", la vede fuggire in auto con la signora Callender, moglie di un funzionario, tutta graffiata e sanguinante per le numerose cadute sui "cactus" durante la precipitosa discesa. Adela accusa Aziz di averla aggredita nel buio dell'antro. Il dottore, che è innocente, stupito e profondamente addolorato, viene rinviato davanti alla Corte sotto il peso della gravissima accusa. La popolazione è in tumulto e la situazione assai delicata; gli indiani ingaggiano anche un noto avvocato del Foro di Calcutta, prontissimo da parte sua a trasformare l'accaduto in un caso politico. Adela - che nel frattempo si è riavvicinata a Ronny - avrà questi al suo fianco in Tribunale (presieduto da un indiano, che è il vice di Ronny): purtroppo, non è presente al processo la signora Moore (che il figlio ha fatto rimpatriare), la quale sarebbe stata, nell'opinione della gente indiana, una teste imparziale ed attendibile. Al momento dell'interrogatorio, peraltro, Adela ritratta tutto, accusando se stessa di troppa immaginazione, dando la colpa alla stanchezza e al caldo feroce di quella infausta giornata, nella quale ora pensa di aver ceduto alla suggestione di echi e tuoni spaventosi. Frattanto un telegramma giunge a Fielding: Mrs. Moore durante il viaggio di ritorno sulla nave è morta. Adela (ormai ha definitivamente rotto con Ronny) ritorna in Inghilterra, mentre Aziz, riconosciuto innocente e quindi rilasciato, lascia la città per andare a dirigere una clinica in altra lontana città. Sdegnosamente ha rifiutato ogni indennizzo: gli resta in cuore la lacerazione provocata da quell'accusa ignobile e falsa, e, malgrado tutto, l'amore per quella strana donna inglese. Un giorno gli compare davanti Fielding (che alla fine del processo aveva dato le sue dimissioni ed era tornato in Patria), che ha sempre strenuamente parteggiato per lui in frangenti ed in un ambiente del tutto ostili. L'uomo ha portato con sè Stella, la figlia di Mrs. Moore, che ha sposato e da cui attende un figlio. L'amicizia tra il coraggioso inglese ed il fiero medico indiano è rimasta saldissima e senza la minima crepa: essi si separeranno, confidando in un avvenire più positivo per tutti. Lontana, a Londra, Adela ripensa a quella sua terribile esperienza, a quel viaggio che, nel portarla alla scoperta di un mondo arcaico e affascinante, l'ha obbligata anche a mettere dolorosamente a nudo la propria più intima radice.
SCHEDA FILM

Regia: David Lean

Attori: Judy Davis - Adela Quested, Victor Banerjee - Dottor Aziz, Peggy Ashcroft - Mrs. Moore, James Fox - Richard Fielding, Alec Guinness - Godbole, Nigel Havers - Ronny Heaslop, Sandra Hotz - Stella, Mohammed Ashiq - Haq, Adama Blackwood - Mr. Hadley, Phillis Bose - Mrs. Leslie, Ishaq Bux - Gelim, Michael Culver - Mc Bryde, Paul Amil - Cancelliere, Richard Wilson - Turton, Peter Hughes - Direttore Della P&O, Saeed Jeffrey - Hamidullah, Rashid Karapiet - Das, Z. H. Khan - Dr. Panna Lai, Sally Kinghorne - Ingenua, H. S. Krishnamurty - Hassam, Moti Makan - Guida, Art Malik - Mahmoud Ali, Ashok Mandanna - Anthony, Dina Pathek - B. Amidullah, Roshan Seth - Amritrao, Antonia Perberton - Mrs Turton, Millan Mitchell - Uomo D'Affari, Maggiore Callendar - Ann Firbanck

Soggetto: E.M. Forster

Sceneggiatura: David Lean

Fotografia: Ernest Day

Musiche: Maurice Jarre, John Dalby

Montaggio: David Lean

Scenografia: Herbert Westbrook, John Box

Costumi: Judy Moorcroft

Effetti: Robin Browne

Durata: 163

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICO A COLORI

Tratto da: ROMANZO OMONIMO DI E.M. FORSTER

Produzione: EMI FILMS, HOME BOX OFFICE, THORN EMI SCREEN ENTERTAINMENT

Distribuzione: NEW GOLD - ACTA - MGM HOME ENTERTAINMENT

NOTE
- GIRATO IN INDIA.

- USCITO NEL DICEMBRE 1984.

- OSCAR PER LA MIGLIORE COLONNA SONORA E PER LA MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA "DAME PEGGY ASHCROFT" (1984).