Opopomoz

SPAGNA 2003
Durante la Vigilia di Natale, tre diavoletti vengono inviati sulla Terra per scegliere un essere umano disposto ad impedire la nascita di Gesù. La scelta cade sul piccolo Rocco di Napoli, che geloso per la futura nascita del fratellino farebbe qualsiasi cosa pur di restare figlio unico...
SCHEDA FILM

Regia: Enzo D'Alò

Soggetto: Giacomo Scarpelli, Furio Scarpelli, Enzo D'Alò

Sceneggiatura: Furio Scarpelli, Giacomo Scarpelli, Enzo D'Alò

Musiche: Pino Daniele

Montaggio: Simona Paggi

Effetti: Andrea Tubili, Fabrizio Pistone

Durata: 102

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Specifiche tecniche: 35 MM, (1: 1.85)

Produzione: ALBACHIARA, RAICINEMA, DEA PLANETA IN COLLABORAZIONE CON VITTORIO CECCHI GORI PER CECCHI GORO GROUP FIN.MA.VI.

Distribuzione: MIKADO

Data uscita: 2003-12-05

NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI.

- LA VOCE DEI DIAVOLI E' QUELLA DI TONINO ACCOLLA PER ASTAROTTE, DI ORESTE LIONELLO PER SCARAPINO E DI FABIO VOLO PER FARFARICCHIO. PEPPE BARRA DA' VOCE A SUA PROFONDITA' E AL RE MAGIA, SILVIO ORLANDO A PEPPINO, VICENZO SALEMME A SAN GIUSEPPE. MENTRE JOHN TURTURRO PARLA IN ITALO-NAPOLETANO.
CRITICA
"'Opopomoz' è il quarto lungometraggio d'animazione di Enzo d'Alò, regista che risollevò il cartoon italiano con 'La gabbianella e il gatto' (1998). Il risultato è discontinuo. La prima parte, più realistica e familiare, è noiosa come gli adulti che la popolano. Netta risalita nella seconda metà grazie a un presepio pulsante di energia fantasy con creature surreali e buffi personaggi. Molto meglio rispetto a una Napoli incolore presentata come un luogo in cui il Diavolo non ha mai potuto agire. Una premessa, con tutto il rispetto e l'amore per la città di Eduardo e Totò, più delirante che divertente. Grandi nomi per le voci: Peppe Barra, Fabio Volo, Oreste Lionello, John Turturro, Silvio Orlando e Vincenzo Salemme (uno spasso il suo San Giuseppe). Musiche di Pino Daniele". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 5 dicembre 2003)

"Una favoletta per bambini che Enzo D'Alò ha disegnato scrivendosi il testo insieme con Furio Scarpelli e con suo figlio Giacomo. Il clima è meno lirico di quello che aveva portato al successo 'La gabbianella e il gatto', le vicende però del piccolo protagonista che, come Alice, entra in un'altra dimensione, hanno sempre freschezza e garbo. Da una parte il problema psicologico del bambino geloso, dall'altra la caricatura di quei diavolacci uno più beffato dell'altro con malizia. Mentre la regia, con segni e disegni di livello volutamente della prima infanzia, muove l'azione con furbizia all'interno di quel presepe che via via si anima, con Rocco ridotto alle sue stesse proporzioni. Le musiche, piacevoli anche quando ammiccano al dramma, sono di Pino Daniele, tra le voci si ascoltano quelle di Silvio Orlando, di Vincenzo Salemme, di Oreste Lionello, di Peppe Barra, di Fabio Volo e di John Turturro che parla in italo-napoletano. Un lusso sonoro." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 5 dicembre 2003)

"La mole del lavoro compiuta dal regista e dai suoi collaboratori è imponente: ambientazioni accuratissime, personaggi studiati da Walter Cavazzuti, musiche di Pino Daniele, doppiaggio delle grandi occasioni (Silvio Orlando, Beppe Barra, Vincenzo Salemme, Tonino Accolla, Oreste Lionello e Fabio Volo), gli ultimi tre nella parte dei diavoli. Peccato che, a fronte della semplicità dei film precedenti qui l'insieme risulti un po' ridondante e, alla lunga, ripetitivo." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 6 dicembre 2003)