Ognuno per sé

ITALIA 1968
Dopo lunghi anni di lavoro, Sam Cooper, un cercatore d'oro, riesce a scoprire una vena aurifera. Non potendo portare tutto l'oro con sé, Sam è costretto a far saltare l'entrata della miniera e a tornare al villaggio. Qui è raggiunto dal figlioccio che egli ha in precedenza mandato a chiamare perché possa aiutarlo a trasportare l'oro. Il figlioccio di Sam giunge assieme a uno strano individuo che sembra dominarne la volontà e Cooper, pur non fidandosi del nuovo venuto, è costretto ad accettarlo nella spedizione. Al terzetto ben presto si unisce un altro uomo, un vecchio amico di Sam. I quattro raggiungono la miniera e dopo un duro lavoro per recuperare l'oro, riprendono la via del territorio. Ma ben presto nel gruppo nascono diversi motivi di contrasto che si concludono con la morte dei tre collaboratori di Sam. Così soltanto questi riesce a raggiungere il villaggio con il carico d'oro.
SCHEDA FILM

Regia: Giorgio Capitani

Attori: Van Heflin - Sam Cooper, Gilbert Roland - Mason, Klaus Kinski - Brent "il biondo", George Hilton - Manolo Sanchez, Sarah Ross - Anna, Hardy Reichelt, Sergio Doria, Teodoro Agrimi, Federico Boido, Giovanni Ivan Scratuglia, Giorgio Gruden

Soggetto: Fernando Di Leo, Augusto Caminito

Sceneggiatura: Fernando Di Leo, Augusto Caminito

Fotografia: Sergio D'Offizi

Musiche: Carlo Rustichelli

Montaggio: Renato Cinquini

Scenografia: Nicola Tamburro

Arredamento: Enzo Silvestri

Costumi: Adalgisa Lapiccirella

Aiuto regia: Marcello Crescenzi

Altri titoli:

Los cuatro despiadados

The Ruthless Four

Chacun pour soi

Das Gold von Sam Cooper

Every Man for Himself

Los profesionales del oro

Sam Cooper's Gold

The Goldseekers

Durata: 105

Colore: C

Genere: AVVENTURA WESTERN

Specifiche tecniche: TECHNISCOPE TECHNICOLOR

Produzione: ALBERTO PUGLIESE E LUCIANO ERCOLI PER P.C.M. (ROMA), EICHBERG FILM (MONACO)

Distribuzione: INTERNATIONAL FILM COMPANY

NOTE
- GIORGIO CAPITANI NELLE COPIE PER L'ESTERO FIRMA COME 'GEORGE HOLLOWAY'.
CRITICA
"Un film western, talvolta poco credibile, superficiale e ambiguo dal punto di vista psicologico, ma che annovera momenti narrativi di buon livelli e che, nel complesso, appare condotto con sicuro mestiere." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 63, 1968)