Max Payne

Banale tentativo di sfruttare un videogame di successo. A metà strada tra l'action e il noir, con un Wahlberg impassibile

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USA 2008
Max Payne è un poliziotto cui sono state uccise la moglie e la figlia neonata da criminali sotto l'effetto di Valkyr, una nuova droga. Determinato a trovare i produttori e gli spacciatori della droga, si fa arruolare nella DEA, la Drug Enforcement Agency, per stranare i colpevoli e compiere un'adeguata e liberatoria vendetta. Si troverà a combattere con la famiglia mafiosa che controlla il mercato del Valkyr e, accusato ingiustamente della morte di un collega, verrà braccato anche la polizia. Calato in una situazione di incubo, continuerà la sua lotta solitaria.
SCHEDA FILM

Regia: John Moore

Attori: Mark Wahlberg - Max Payne, Mila Kunis - Mona Sax, Beau Bridges - BB Hensley, Chris 'Ludacris' Bridges - Jim Bravura, Donal Logue - Alex Balder, Chris O'Donnell - Jason Colvin, Joel Gordon - Owen Green, Kate Burton - Nicole Horne, Rico Simonini - Detective Amerini, Ted Atherton - Detective Shipman, Bill Boyd - Autista di Bravura, Marianthi Evans - Michelle Payne, Warren Belle - Detective Greene, Genadijs Dolganovs - Misha, Andrew Friedman - Trevor Duncan, Nelly Furtado - Christa Balder, Jamie Hector - Lincoln Deneuf, Siobhan Murphy - Jackie, Amaury Nolasco - Jack Lupino, Conrad Pla - Capitano Bowen, Olga Kurylenko

Soggetto: Sam Lake - video game

Sceneggiatura: Beau Thorne

Fotografia: Jonathan Sela

Musiche: Marco Beltrami

Montaggio: Dan Zimmerman

Scenografia: Daniel T. Dorrance

Arredamento: Carolyn 'Cal' Loucks

Costumi: George L. Little

Effetti: SPIN VFX, Mr. X Inc.

Durata: 100

Colore: C

Genere: THRILLER DRAMMATICO AZIONE

Specifiche tecniche: 35 MM (1:2.35)

Tratto da: omonimo video game (di: Remedy Entertainment e 3-D Realms Entertainment) ideato da Sam Lake

Produzione: ABANDON ENTERTAINMENT, COLLISION ENTERTAINMENT, DUNE ENTERTAINMENT, FIRM FILMS, FOXTOR PRODUCTIONS

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA

Data uscita: 2008-11-28

TRAILER
CRITICA
"Sembra una trama seria, e forse lo è, ma la fonte è un famoso videogame. Con Wahlberg e Kunis." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 28 novembre 2008)

"Poca luce, sia morale sia materiale: i personaggi si muovono in un limbo tecnologico che non dà molte emozioni e che appartiene al finto cinema. Non so se esista un'epica, né tanto meno un'etica, del video-cinema, ma questi personaggi, a metà tra il vecchio Callaghan di Eastwood e i giustizieri della notte di Bronson con qualche accenno pure al sempre di corsa Bourne, appartengono ai primordi di un genere che qui il regista John Moore, esperto di remakes, si limita a rinfrescare con gli effetti digitali ma rispettando le qualità dell'originale videogioco. Il suo film migliore rimane Dietro le linee nemiche, ma qui i tempi del videoplay non si assimilano a quelli sintetici del racconto che utilizza le riprese in soggettiva mettendo lo spettatore nei panni del ribelle protagonista Payne. Ma gli effetti più speciali sono chiamati phantom, il che permette un approccio diverso di slow motion chiamato bullet-time, nel solco dei proiettili al ralenti inaugurati da 'Matrix'. Mark Wahlberg, passato dalle boogie nights del porno alla ricerca degli scandali perduti, a queste notti truci di violenza, corre e spara dopo aver dichiarato in privato la sua estraneità, come padre, alla pedagogia del fantasy per educare il suo piccino. La bellona di turno è Mila Kunis, l'invecchiato Beau Bridges e nel gruppo si distingue anche l'ex giovane e moschettiere Chris O'Donnell." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 novembre 2008)

"Il regista John Moore ha fatto in questo senso le cose perbenino, ricorrendo a un sistema di cineprese che permette di adottare il bullet-time, ossia il marchingegno che permette di conferire più vigore veristico al tradizionale processo di slow motion delle immagini. Tutto sta nella predisposizione di platea: qualora si gradisca un tourbillon adrenalinico e fine a se stesso, il gioco vale la candela; ma se al cinema si chiede di sprigionare una tensione epica, meglio procurarsi i vecchi dvd dei giustizieri della notte alla Charles Bronson." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 29 novembre 2008)