Matt Helm... non perdona!

Murderers Row

USA 1966
Julian Wall, capo di una potente organizzazione criminale che ha posto la sua base in un'isola antistante la Costa Azzurra, intende dominare il mondo grazie ad un portentoso raggio capace di bruciare in pochi secondi un'intera metropoli. Wall non può però attuare il suo piano senza l'aiuto dello scienziato Solaris, inventore del raggio e suo prigioniero, il quale, benché sottoposto a tortura, si rifiuta di collaborare. All'agente segreto Matt Helm viene affidato il compito di ritrovare lo scienziato e di sgominare l'organizzazione criminale. Con l'aiuto di Susy, figlia di Solaris, Helm riesce ad entrare in contatto con Wall ed a farsi assumere nella sua banda. Scoperto dai banditi mentre sta mettendosi in contatto radio con i suoi superiori, Matt sta per essere ucciso da Wall, ma con un abile stratagemma riesce a mettersi in salvo insieme a Solaris ed a Susy ed a far saltare la base. Wall tenta di fuggire a bordo di un veicolo anfibio insieme ai pochi uomini rimasti, ma è raggiunto da Matt che dopo un furioso scontro riesce ad eliminarlo.
SCHEDA FILM

Regia: Henry Levin

Attori: Dean Martin - Matt Helm, Ann-Margret - Suzie, Karl Malden - Julian Wall, Camilla Sparv - Coco Duquette, James Gregory - MacDonald, Beverly Adams - Lovey Kravezit, Richard Eastham - Dr. Norman Solaris, Marcel Hillaire - Capit. Deveraux, Tom Reese - Ironhead, Duke Howard - Billy Orcutt, Ted Hartley - Guardia

Sceneggiatura: Herbert Baker

Fotografia: Sam Leavitt

Musiche: Lalo Schifrin

Montaggio: Walter Thompson

Scenografia: Joseph C. Wright

Arredamento: George R. Nelson

Costumi: Moss Mabry

Durata: 104

Colore: C

Genere: SPIONAGGIO

Specifiche tecniche: TECHNICOLOR

Tratto da: un racconto omonimo di Donald Hamilton

Produzione: IRVING ALLEN PER COLUMBIA PICTURES CORPORATION, MEADWAY-CLAUDE PRODUCTIONS COMPANY

Distribuzione: CEIAD

CRITICA
"Simile nella intelaiatura ad innumerevoli pellicole dello stesso genere, il film si avvale di alcune felici trovate sceniche e di un umorismo che caratterizza anche le situazioni più drammatiche. Regia ed interpretazione di mestiere." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 61, 1967)