L'uomo perfetto

Buona commedia della squadra di Tre metri sopra il cielo. Non eccelle, ma diverte e funziona

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GRAN BRETAGNA 2005
Una giovane e brillante pubblicitaria, Lucia, non può accettare che Maria, la sua migliore amica, stia organizzando il matrimonio con Paolo, l'uomo da lei amato in segreto sin dai tempi di scuola. Lucia, che è combattiva e piena di fantasia, decide perciò di riconquistare il "suo" uomo. Pensa allora di ingaggiare Antonio, un attore squattrinato, e di programmarlo con l'inganno per farne l'uomo ideale di Maria, facendola innamorare. Antonio diventa veramente l'uomo dei sogni, pronto a sedurre la rivale. In un susseguirsi di equivoci, incontri e sorprese, le cose per Lucia si mettono per il verso giusto e Maria sembra sul punto di dimenticare le nozze con Paolo, ma poi i conti non tornano...
SCHEDA FILM

Regia: Luca Lucini

Attori: Francesca Inaudi - Lucia, Riccardo Scamarcio - Antonio, Gabriella Pession - Maria, Giampaolo Morelli - Paolo, Maria Chiara Augenti - Ginevra, Paolo Pierobon - Gianni, Giuseppe Battiston - Simone, Giampiero Judica - Gustavo

Sceneggiatura: Lucia Moisio, Marco Ponti

Fotografia: Manfredo Archinto

Musiche: David Rhodes

Montaggio: Fabrizio Rossetti

Scenografia: Marco Belluzzi

Costumi: Sabina Maglia

Effetti: Fabrizio Pistone

Durata: 95

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: RICCARDO TOZZI, GIOVANNI STABILINI E MARCO CHIMENZ PER CATTLEYA, PERFECT MAN FILMS, CON TERENCE S. POTTER E JACQUELINE QUELLA PER AQUARIUS FILMS E WARNER BROS. PICTURES

Distribuzione: WARNER BROS. ITALIA (2005)

Data uscita: 2005-04-29

NOTE
- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2006 PER: SOGGETTO, ATTORE NON PROTAGONISTA (RICCARDO SCAMARCIO).
CRITICA
"Sorpresa: una commedia made in Italy che sembra in tutto e per tutto una commedia made in Usa , o almeno in Gb (e in parte lo è). Belle facce, ritmo, vivacità, attori affiatati, ambientazione credibile nei limiti della fiaba. (...) E l'Italia di oggi, una certa Italia, ne 'L'uomo perfetto' c'è eccome. Perché siamo a Milano, tribù pubblicitari, sono tutti giovani, carini e affaccendati in cose forse futili ma certo essenziali in quella fascia d'età (e di reddito). E poi oggi l'identità non la fa più il '68 o il '77, forse nemmeno il G8. La fanno le letture, le canzoni, i film, il sushi. I consumi insomma, come ben sa la giovane volpe Marco Ponti ('Santa Maradona'), qui sceneggiatore con Lucia Moisio. Così l'intrigo amoroso procede a colpi di Chatwin e Mango, di Armani e Daniel Oren. Non è un gran film, manca la distanza, il risvolto. Ma funziona. E la grazia della Inaudi è una vera benedizione." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 29 aprile 2005)