L'INVITATA

ITALIA 1970
La giovane Anne viene raggiunta, dopo lunga assenza, dal marito, andato per lavoro in Inghilterra. L'uomo non è solo: è con lui la figlia di un professore, venuta a Parigi, a suo dire, per imparare il francese. Anna s'accorge, invece, che fra i due è nato un sentimento affettuoso: rifiutate le spiegazioni del marito, se ne va per rifugiarsi, disperata, nello studio dell'architetto François, per il quale lavora. E' un giorno festivo e il professionista è in partenza per il Sud dove lo attende la moglie. Fingendo di doversi incontrare laggiu' con degli amici, Anne accetta l'invito di François ad accompagnarlo. Durante il viaggio attraverso la Francia, Anne a poco a poco si rasserena, si apre alla confidenza. Tra lei e François si instaura un rapporto di comprensione reciproca, ma l'uomo rifiuta, discretamente, di spingerlo oltre certi limiti. Raggiunta la casa in riva al mare, l'architetto, dopo aver ceduto per un momento a delle tenerezze con Anne, presenta l'ospite a sua moglie. Si ripete, allora, la situazione iniziale: ma la donna non si lascia travolgere dalla gelosia e perdona. Compresa la lezione, Anne abbandona la casa dell'architetto per far ritorno dal marito.
SCHEDA FILM

Regia: Vittorio De Seta

Attori: Joanna Shimkus - Anne, Michel Piccoli - Francois Desailly, Jacques Perrin - Laurent, Clotilde Joano - Michelle, Lorna Heilbron - Lorna, Jacques Rispal - Negoziante, Paul Barge - Lo Scultore

Soggetto: Lucille Laks, Tonino Guerra

Sceneggiatura: Vittorio De Seta

Fotografia: Luciano Tovoli

Musiche: Georges Garvarentz

Montaggio: Emma Le Chanois, Gina Pignier, Alessandro Lena

Scenografia: Pierre Guffroy

Altri titoli:

THE UNINVITED

L INVITEE

Durata: 102

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICA, EASTMANCOLOR

Produzione: CORMONS FILM (BOLOGNA), OPERA FILM (PARIS)

Distribuzione: PANTA CINEMATOGRAFICA - CAPITOL INTERNATIONAL VIDEO

CRITICA
"Una delicata storia di sentimenti, narrata con gusto e sincerità d'ispirazione, sui nuocciono in parte alcuni dettagli superflui e qualche lentezza". (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 69, 1970)