L'incanto della foresta

ITALIA 1957
L'orsacchiotto Pichissò decide un giorno di abbandonare la famiglia e andare in giro per la foresta. Si reca dal gufo sapiente che gli consiglia di cercare il papavero per diventare adulto; nel suo vagabondaggio può ammirare la lotta delle mantidi, il ragno che tesse la sua tela, la libellula che si libera dall'involucro, la muta delle cavallette e i bruchi che si trasformano in farfalle. Lo spettacolo, che si presenta nuovo ai suoi occhi, non è molto diverso da quello che offrono gli uomini nelle loro relazioni reciproche: ecco dapprima le formiche che lavorano instancabilmente nei sotterranei e combattono poi con lo stesso ardore contro le formiche avversarie; poi gli scarabei che giocano con una palla più grossa di loro un'ipotetica partita in un ipotetico stadio, affollato di altri animali; vengono infine le api, ammirevoli per la loro operosità e per l'attaccamento incondizionato alla loro regina. Anche i numerosi fiori che sbocciano attirano l'attenzione di Pichissò; poi viene il temporale che sembra mandar tutto sossopra, mentre invece reca nuove energie agli animali ed alle piante. E la vita continua, anche se la lotta per l'esistenza assume talvolta aspetti crudeli: è come uno straordinario concerto, in cui ognuno canta la sua parte.
SCHEDA FILM

Regia: Alberto Ancillotto

Soggetto: Pino Donizetti, Alberto Ancillotto, Giuseppe Tortorella, Guido Rosada, De Guida, Piccardo

Sceneggiatura: Pino Donizetti, Alberto Ancillotto, Giuseppe Tortorella, Guido Rosada, Pasquale Festa Campanile - commento e dialoghi, Massimo Franciosa - commento e dialoghi

Fotografia: Alberto Ancillotto, Fernando Armati, Mario Fantin, Piero Pupilli, Carlo Pozzi, Giuseppe Sebesta

Musiche: Angelo Francesco Lavagnino

Montaggio: Mario Serandrei, Kenneth Baker

Durata: 80

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Tratto da: un'idea di Alberto Ancillotto

Produzione: GIUSEPPE TORTORELLA E PINO DONIZETTI PER LA SLOGAN FILM, MONTELLO FILM

Distribuzione: CEI INCOM REGIONALE

NOTE
- SI TRATTA DELL 'UNICO LUNGOMETRAGGIO DEL DOCUMENTARISTA ALBERTO ANCILLOTTO.

- TARGA D'ORO DEL DAVID DI DONATELLO 1957 AD ALBERTO ANCILLOTTO.
CRITICA
"Girato sullo stile dei documentari a lungometraggio di Walt Disney, ma non ad imitazione degli stessi, questo gradevole film italiano rivela, nei realizzatori e nel regista, spiccate doti di pazienza e di spirito di osservazione, felice intuito nella scelta del materiale da montare ed eccellente senso del ritmo." (U. Tani, 'Intermezzo', 3, 15 febbraio 1957).