Le Mans - Scorciatoia per l'inferno

ITALIA 1970
In seguito ad un incidente di gara sul circuito di Le Mans, che provoca la morte di numerose persone, John Scott, celebre campione automobilistico, decide di abbandonare le corse, restando però nell'ambiente come istruttore e costruttore. Quest'ultima decisione è causa di un dissidio nei suoi rapporti con la giovane moglie, Sheila, stanca di vivere nella continua tensione nervosa alla quale la costringe la pericolosa carriera del marito. Un giorno Scott conosce un giovane pilota, Dustin Rich, abile e coraggioso ma anche inesperto e presuntuoso, e si impegna a far di lui un autentico campione. Dustin vivendo insieme a John non disdegna di fare la corte a Sheila, la quale tuttavia si dimostra fredda con lui, essendo ancora innamorata del marito. Successivamente, dopo essere riuscito a migliorare i propri piazzamenti di gara in gara, Dustin riesce a cogliere una clamorosa affermazione a bordo di una vettura costruita dallo stesso Scott in collaborazione con un anziano industriale. Con la vittoria della macchina da lui realizzata, Scott si riappacifica con Sheila.
SCHEDA FILM

Regia: Osvaldo Civirani

Attori: Lang Jeffries - John Scott, Erna Schürer - Sheila, Edwige Fenech - Cora, Maurizio Bonuglia - Dustin Rich, Franco Pesce - Agostino Bonelli, Paola Iacopucci - Berit, Marcello Di Paolo - Franco Baresi, Gaetano Imbrò - Kurt Weiss, Vittorio Caprioli - Luis (non accreditato, Franco Borelli, Roberto Messina, Ivano Staccioli - non accreditato

Soggetto: Tito Carpi, Osvaldo Civirani

Sceneggiatura: Tito Carpi, Osvaldo Civirani

Fotografia: Walter Civirani, Adolfo Troiani - operatore

Musiche: Stelvio Cipriani

Montaggio: Mauro Contini

Altri titoli:

Summer Love

Durata: 88

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: CINESCOPE - EASTMANCOLOR

Produzione: OSVALDO CIVIRANI PER CINE ESCALATION

Distribuzione: CIDIF

NOTE
- CONSULENTE AUTOMOBILISTICO: GIANCARLO BAGHETTI.
CRITICA
"Un'evanescente e banale storia, ambientata nel mondo delle competizioni automobilistiche, presentate con scarso senso dello spettacolo e prive della necessaria carica di suspense." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 70, 1971).