L'AVVELENATRICE

L'AFFAIRE LAFARGE

FRANCIA 1937
Maria, orfana di un valoroso colonnello, è cresciuta a Parigi, nella casa dello zio, alto funzionario. Quando ha vent'anni, la zia, per sbarazzarsene, l'obbliga a sposare Carlo Lafarge, agiato possidente del Limousin. Carlo è un uomo bonario, ma rozzo, primitivo, materiale: il suo aspetto, i suoi modi ripugnano profondamente Maria. Carlo conduce la sposa sulle sue terre, in un vecchio edificio, dove hanno dominato fino a quel momento la madre e la sorella di lui, due paesane ignoranti e maligne. Uniformandosi ai consigli di uno zio medico, Carlo cerca di procurare alla sposa qualche comodità, qualche svago e i loro rapporti si fanno sempre più affettuosi. Mentre si trova a Parigi per affari, Carlo riceve da sua madre, per il suo compleanno, una torta: avendola assaggiata, vien colto da gravi sintomi d'avvelenamento. Ritornato a casa ammalato, si mette a letto: si rinnovano i sintomi d'avvelenamento. La madre, la sorella e una cugina accusano apertamente Maria di propinare il veleno al marito: in una tazza di brodo si trova dell'arsenico. Carlo muore: Maria accusata di veneficio, vien condannata all'ergastolo, benché nessuna prova assoluta della sua colpa sia emersa. Graziata dopo alcuni anni di carcere, muore poco dopo, affermando fino all'ultimo la propria innocenza.
SCHEDA FILM

Regia: Pierre Chenal

Attori: Marcelle Chantal - Marie Lafarge-Capelle, Raymond Rouleau - Maitre Lachaud, Erich von Stroheim - Denis, Margo Lion - Amena Lafarge, Sylvie - Adelaide Lafarge, Pierre Renoir - Charles Lafarge, Sylvette Fillacier

Soggetto: E. Fornairon

Sceneggiatura: Arnold Lipp, Jean Aurenche

Fotografia: Louis Page, Ted Pahle

Musiche: Georges Auric

Durata: 97

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Produzione: TRIANON/RALPH BAUM

Distribuzione: CID

NOTE
ADATTAMENTI: JEAN AURENCHE, H. CALEF.
DIALOGHI: A.-P. ANTOINE.
DEC.: E. LOURIE, R. GYS.