L'ATTENZIONE

ITALIA 1985
Sull'aereo che lo riporta a Roma, Alberto (un noto giornalista spesso inviato all'estero per i suoi apprezzati servizi) fantastica attorno all'idea di scrivere un libro che abbia come protagonista sua moglie Livia. Lei è una barista, che una sera porta Alberto nella sua squallida stanza. Subito dopo le nozze lei mette su una grande "boutique"; gli affari vanno bene, ma i rapporti tra i due, che pure si stimano e si vogliono bene, sono cessati. Livia ne soffre e fa di tutto per tornare a piacere al marito. Escogita anzi di procurargli delle ragazze a ore, scegliendole tra le lavoranti del suo laboratorio. Avendo infatti un appartamento libero di sua proprietà, Livia favorisce gli incontri del marito che, nell'occasione, non lascia dubbio alcuno sulla propria efficienza. La donna - pur soffrendone - spia il marito grazie ad uno specchio speciale fatto installare nell'alloggio. Con Livia ed Alberto vive Monica, figlia solo di lei, un tipo vispo, a cui Alberto è sinceramente affezionato, e che ha intuito la realtà della situazione familiare, dalle telefonate e dagli strani appuntamenti di lui. Una notte, Livia la sorprende vicino a casa, mentre in auto si è concessa ad uno sbarbatello suo amico. Livia decide di fare andare marito e figlia nell'appartamento: nella sua esaltazione, vuole che Alberto possieda Monica. Quando arriva sul posto, trova i due già abbracciati sul pianerottolo. Sconvolta, Livia si uccide ed Alberto accetta l'offerta del suo direttore per un viaggio di lavoro in Brasile. Ma, a questo punto l'aereo atterra a Fiumicino: forse da questa strana cavalcata di ricordi e di fantasticherie morbose nascerà un libro ma, per intanto, Livia è all'aeroporto che attende il marito. E i due si salutano con il più affettuoso dei sorrisi.
SCHEDA FILM

Regia: Giovanni Soldati

Attori: Stefania Sandrelli - Livia, Ben Cross - Alberto, Amanda Sandrelli - Monica, Fabio Ferrari - Giovanni, Fidanzato Di Monica, Elena Pompei - Maria, Serena Sciarrini - Federica, Arnoldo Foà - Franco, Direttore Giornale, Shereen Sabet - Anna, Claudia Cavalcanti - Tiberia, Anita Zagaria - Graziella, Jorge Krimer - Il Medico, Piercorrado Dugoni - Capitano Dei Carabinieri, Diego Verdegiglio - Giornalista, Luciano Baglioni - Giornalista, Leslie Lyon - Intervistatrice, Giovanni Soldati - Barista

Soggetto: Alberto Moravia

Sceneggiatura: Giovanni Soldati, Leone Colonna, Rodolfo Sonego

Fotografia: Silvano Ippoliti

Musiche: Pino Donaggio

Montaggio: Nino Baragli

Scenografia: Marco Dentici

Costumi: Adriana Spadaro

Effetti: Paolo Ricci

Altri titoli:

PLAISIRS DE FEMMES

Durata: 99

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICA

Tratto da: LIBERAMENTE ISPIRATO AL ROMANZO OMONIMO DI ALBERTO MORAVIA

Produzione: FRANCESCO CASATI SERGIO MARTINELLI PER SELVAGGIA FILM, BLUE PIKE INC.

Distribuzione: SELVAGGIA FILM - DELTAVIDEO, MITEL, CENTER VIDEO

CRITICA
"L'impulso, dettato dal buon senso, di collocare 'L'attenzione' tra i peggiori film dell'annata è addebitabile solo in minima parte a Moravia e all'atmosfera sgradevole mutuabile dal suo omonimo romanzo di vent'anni fa. (...) Melodrammatico il primo, con abbraccio smarrito tra padre-padrigno e figlia-figlioccia, moglie-madre guardona sconvolta e suicida tra le lamiere insanguinate della Jaguar e commento (allusivo?!) incorporato: 'Non ha rispettato lo stop!'. A sorpresa il secondo, col ritorno alle inquadrature iniziali, al viaggio di Alberto in aereo, alla rivista che sta sfogliando, all'illustrazione che ripete un disegno sulla parete dietro al letto di Livia, e a Livia in radiosa attesa all'aeroporto. Si scopre così che non è vero niente, tutta fantasia, soltanto un sogno, un brutto sogno e un ignobile film. L'esordio nel lungometraggio di Giovanni Soldati dopo i televisivi 'Racconti del maresciallo', coincide con la professionalità solo per i movimenti di macchina e per la scelta di alcune inquadrature. Gli attori recitano come dilettanti allo sbaraglio, ognuno lasciato a se stesso e al proprio triste destino. La bella fotografia di Silvano Ippoliti e la colonna sonora di Pino Donaggio, gradevole a occhi chiusi, rappresentano una stonatura. Sono sprecate." (Massimo Maisetti, 'Attualità Cinematografiche')