L'Atalante

FRANCIA 1934
Jean, giovane capitano d'un battello, l'"Atalante", si sposa con Juliette, una ragazza di campagna e la porta a vivere con sé. Ma, dopo un po', Juliette, comincia ad annoiarsi e suggestionata dai racconti del vecchio marinaio "Père Jules", decide di scappare. Ma, delusa dalla città, la ragazza torna sul battello e lì scopre che il marito geloso l'ha abbandonata. Il vecchio marinaio la riporterà da Jean.
SCHEDA FILM

Regia: Jean Vigo

Attori: Jean Dasté - Jean, Dita Parlo - Juliette, Michel Simon - Père Jules, Louis Lefebvre - Il Ragazzo, Gilles Margaritis - Venditore Ambulante, Fanny Clar - Madre di Juliette, Raphael Diligent - Raspautine, Maurice Gilles, Claude Aveline, René Blech, Paul Grimault, Jacques Prévert, Genya Lozinska, Pierre Prévert, Albert Riéra, Charles Goldblatt, Lou Tchimoukoff, Gen Paul

Soggetto: Jean Guinee

Sceneggiatura: Albert Riéra - anche dialoghi, Jean Vigo - anche dialoghi

Fotografia: Boris Kaufman, Jean-Paul Alphen - operatore, Louis Berger - operatore

Musiche: Maurice Jaubert, Charles Goldblatt - canzoni

Montaggio: Louis Chavance

Scenografia: Francis Jourdain, Max Douy - assistente

Aiuto regia: Albert Riéra, Charles Goldblatt, Pierre Merle

Altri titoli:

L'Atalante - Le chaland qui passe

Durata: 89

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.37)

Produzione: JEAN-LOUIS NOUNEZ PRODUCTION, ARGUI-FILMS

Distribuzione: MIKADO (1991) - PENTAVIDEO, CDE HOME VIDEO, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE (CLASSICI IN EDIZIONE DIGITALE, PEPITE)

Data uscita: 2018-01-15

TRAILER
NOTE
- NEL 2018 ESCE IN SALA LA VERSIONE RESTAURATA IN 4K NEL 2017 DA GAUMONT (IN COLLABORAZIONE CON CINÉMATHÈQUE FRANÇAISE E THE FILM FOUNDATION) CON IL SUPPORTO DI CNC-CENTRE NATIONAL DU CINÉMA ET DE L'IMAGE ANIMÉE PRESSO I LABORATORI L'IMMAGINE RITROVATA E L'IMAGE RETROUVÉE.
CRITICA
"Da questa storia d'amore, Vigo ha tratto un poema ora tutto realistico ora quasi magico in cui quelli che contano sono soprattutto le immagini, con i ritmi cui si affidano e i personaggi al centro con le dimensioni ora dolorose ora distese che assumono." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo')

"Colmo di simboli per suscitare un'atmosfera anche percorsa di fremiti erotici, abitato da personaggi straordinariamente espressivi, il film cuce l'aneddoto sentimentale e il rapido affresco sociale." (Giovanni Grazzini, 'Il Messaggero')