L'ASSASSINO DELLO ZAR

TSAREUBIJTSA

GRAN BRETAGNA 1991
L'anziano Timofeyev, attualmente ricoverato in un ospedale psichiatrico di Mosca, è convinto di essere l'assassino dello zar Alessandro II, ucciso nel 1881, e del nipote di questi, lo zar Nicola II, trucidato con tutta la famiglia nel 1918, perchè il tre marzo di ogni anno gli si forma una lesione da strangolamento e nel mese di agosto accusa violenti dolori allo stomaco, come se rivivesse l'impiccagione del colpevole del primo omicidio e la morte per ulcera perforata di Yakov Yurovsky, il responsabile di quel massacro. Interessato al caso del suo paziente, il dottor Smirnov, per assecondare la follia di Timofeyev, finge di credergli e assume le sembianze dello zar Nicola II, convinto che il malato, scoprendo che la sua presunta vittima è un uomo vivo, possa così guarire. A poco a poco il medico si accorge di venir a sua volta invischiato in un analogo processo, ed arriva a provare le emozioni ed a somatizzare anche le patologie di Alessandro II, e mentre invano Yegorovich tenta di farlo desistere dall'esperimento, il Dottor Smirnov e Timofeyev si identificano nei loro personaggi al punto da interrogarsi sui rispettivi ruoli ed emozioni nella tragica vicenda. Mentre il malato sembra accettare, rassegnato, la sua pazzia, il medico comincia a deperire a vista d'occhio. Smirnov si reca addirittura nell'antica Ekaterinenburg, dove avvenne l'eccidio della famiglia dello zar prende alloggio in un albergo, e vaga alla ricerca di ricordi ed emozioni che rivive con un'identificazione totale, mentre in parallelo Timofeyev vive le stesse tragiche ore con altrettanta lucidità. Nell'anniversario dell'uccisione di Nicola II il medico muore, mentre il malato prosegue, in condizioni apparentemente immutate, la terapia nell'ospedale psichiatrico.
SCHEDA FILM

Regia: Karen Shakhnazarov

Attori: Yuri Beliaev - Zar Alessandro Ii, Eugenia Kryukova - Principessa Tatiana, Vyatchesalv Vdovin - Dr. Botkin, Alena Teremezova - Principessa Maria, Yuri Sherstnyov - Kozlov, Victor Seferov - Voikov, Angela Ptashuk - Marina, Anastasia Nemolyaeva - Infermiera, Olga Borisova - Principessa Antastas, Denis Dmitriev - Ragazzo Sidney, Alfred Kamelevsky - Risakov, Natalya Kishova - Fidanzata Ufficiale, Andrek Krivitsky - Nicola Ii Da Giovane, Olga Antonova - Imperatrice Alessan., Dmitry Kurilenko - Ufficiale, Oleg Yankovsky - Smirnov/Zar Nicola, Nadezhda Makeko - Donna Che Piange, Daria Mayorova - Principessa Olga, Malcolm McDowell - Timofeyen/Yurovsky, Vyatcheslav Mukhov - Medvedev, Alexei Logunov - Principe Alexei, Armen Dzhigarkhanian - Alexander Yegorovich

Soggetto: Aleksandr Borodyansky, Karen Shakhnazarov

Sceneggiatura: Aleksandr Borodyansky, Karen Shakhnazarov

Fotografia: Nikolai Nemolyaev

Musiche: John Altman

Montaggio: Lidia Milioti, Anthony Sloman

Effetti: Albert Rudachenko

Altri titoli:

ASSASSIN OF THE TSAR

Durata: 102

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: CHRISTOPHER GAWDR, ERIK VALSBERG, ANTHONY SCOMAN, BEN BRAHMS

Distribuzione: ACADEMY PICTURES - VIVIVIDEO

CRITICA
E' un film di forte spessore intellettuale ed emotivo, realizzato da un regista che ha il senso del precorrere eventi e gusto. (Mirella Poggialini, L'Avvenire)
L'assassino dello zar rimane comunque assai godibile per l'equilibrata mano della regia, per l'accuratezza dell'ambientazione e il clima cupo, trasognato e da incubo. (Carlo Masini, L'Indipendente)
Nel film gareggiano in bravura il Malcolm Mcdowell di "Arancia meccanica" contro l'Oleg Yankovsky di Tarkovskiana memoria. (Tullio Kezich, Il Corriere della Sera)
Malgrado le visioni allucinate dei protagonisti, il regista Shakhnazarov opta per uno stile semplice, quasi documentario, passando dalla realtà d'oggi alle rievocazioni di un avvenimento tragico del passato. (Alfio Cantelli, Il Giornale)
La recitazione di Mcdowell e Yankovski è forte, incisiva, penetrante: semmai è lo scenario, firmato dal regista insieme col suo fedele collaboratore Aleksander Borodyansky, che soffre e lascia un pò freddi. (Alberto Pesce, La rivista del cinematografo)