L'AMANTE DEL VAMPIRO

ITALIA 1959
Un corpo di ballo, impegnato nella preparazione di uno spettacolo è ospitato in una villa, in campagna. La morte di una giovane contadina del vicino paese ha rimesso in circolazione" un'antica leggenda di vampiri, che giunge così alle orecchie, delle ballerine. Sorge negli immediati dintorni un castello diroccato, che si ritiene disabitato; ma due ballerine che lo visitano, in compagnia di un amico, scoprono che tra quelle mura vive, col suo servo, una strana donna. Durante la visita, una delle ballerine viene improvvisamente ghermita da un mostro che le morde alla gola: da quel momento ella è schiava del vampiro e sarà dominata dal desiderio morboso di donargli il suo sangue. Risulta però che, responsabile delle imprese del vampiro, è soprattutto la donna, la quale da tempo immemorabile lo induce ad assalire le fanciulle del villaggio, il cui sacrificio le consente di conservare un'eterna giovinezza. Ella tenta di circuire il giovane, ma il tentativo è frustrato da una delle ragazze che, esponendosi a grave pericolo, riesce a fargli comprendere la terribile verità. Dopo vari episodi impressionanti, la storia si conclude sugli spalti del castello con la dissoluzione della castellana e del suo amante costretti ad esporsi ai primi raggi del sole.
SCHEDA FILM

Regia: Renato Polselli

Attori: John Turner - Giorgio, Stefania Sabatini, Titti Valeri, Giorgio Braccesi, Marisa Quattrini, Baya Sanni, Ombretta Ostenda, Lut Marik, Franco Licastro, Isarco Ravaioli - Luca, Hélène Rémy - Luisa, Maria Luisa Rolando - Contessa Alda, Walter Brandi - Herman, Ugo Grangani - Il Professore, Brigitte Castor, Tina Gloriani - Francesca

Soggetto: Renato Polselli, Giuseppe Pellegrini, Ernesto Gastaldi

Sceneggiatura: Renato Polselli, Ernesto Gastaldi, Giuseppe Pellegrini

Fotografia: Angelo Baistrocchi

Musiche: Aldo Piga

Scenografia: Amedeo Mellone

Durata: 83

Genere: HORROR

Produzione: BRUNO BOLOGNESI PER LA C.I.F.

Distribuzione: ROME INTERN. FILM

NOTE
MUSICA DIRETTA DA: PIERL LUIGI URBINI.
CRITICA
"Gli autori si devono essere detti: un vampiro che si rispetti deve avere l'amante e subito ne hanno creato uno, cultore del gallismo, che succhia sangue a tutte le ragazze carine dei dintorni (....)". (Anonimo, "Nuovo Spettatore Cinematografico", 12, giugno, 1960).