La violenza è il mio forte

Uno sconosciuto uccide, con un lanciafiamme, il gioielliere Victor Furbas, per sottrargli preziosi, del valore di molti milioni di dollari, appartenenti al miliardario Hume. Perché scopra chi sia l'assassino e recuperi i gioielli, costui assolda il detective privato Dick McCoy. Muovendosi fra molti ostacoli, dovuti all'omertà, e resistendo ai tentativi di intimidazione compiuti nei suoi confronti da misteriosi individui, McCoy riesce, grazie alle informazioni di un amico, Springy, e di un potente mafioso, a scoprire un'esile traccia, che lo conduce nel magazzino di spedizioni dell'ex campione di pallavolo Felix Montane. Assunto, frattanto, anche dalla sorella di costui, Alessia, perché indaghi sulle segrete attività del fratello, Dick - dopo aver rinunciato all'incarico affidatogli da Hume, convinto che il miliardario gli abbia taciuto importanti informazioni - scopre che Felix si dedica, in combutta con un disonesto ufficiale, al traffico clandestino di armi. Smascherato costui, McCoy si dà alla ricerca di Montane, improvvisamente scomparso. Lo ritrova nella villa di hume, dove i gorilla del miliardario, che è implicato nello spionaggio, lo stanno torturando per strappargli un prezioso cifrario. Scoppia una lotta all'ultimo sangue fra il detective e gli uomini di Hume, durante la quale Felix muore. McCoy riesce infine ad avere la meglio e a consegnare il miliardario alla polizia.