La taverna della libertà

I patrioti, che cospirano contro il dominio austriaco, sono sprovvisti d'armi e ne aspettano dagli amici d'oltre confine. Ad un giovane patriota, Mario, viene affidata una pericolosa missione, che deve facilitare il contrabbando. Sotto il nome di Gualdi, spia al servizio degli austriaci, di cui ha carpito i documenti, Mario si presenta al comando austriaco della zona, nella villa appartenente ad Elena De Marchi, nobile e bella signora, vedova d'un generale austriaco. Ad Elena il comando attribuisce logicamente sentimenti politici favorevoli alla dominazione austriaca: in realtà però essa è rimasta in cuor suo italiana. Quando scopre che Mario nasconde la sua vera personalità, Elena non solo non lo tradisce, ma anzi lo aiuta a fuggire ad un tranello tesogli dal comandante austriaco. Malgrado la sorveglianza, le armi riescono a superare felicemente la frontiera, giungendo nelle mani dei patrioti: Mario però corre seri pericoli, che una denuncia di Luisa, figlia del proprietaria della taverna della libertà, viene ad aggravare. Per l'eroico sacrificio d'Elena, Mario può salvarsi. I patrioti insorgono, cacciando gli austriaci. Mario e Luisa, pentita del suo folle gesto, dovuto alla gelosia, potranno coronare il loro sogno d'amore.