La squadra speciale dell'ispettore Swenney

Sweeney!

GRAN BRETAGNA 1977
A Londra i boss del petrolio sono riuniti e stanno giocando una grossa partita internazionale che il ministro britannico dell'energia, Charles Baker, ingenuamente crede di guidare imponendo prima ribassi di prezzo e quindi dei rialzi. In realtà, forte della sua copertura, anima nera delle operazioni è il press-agent Elliot McQueen che manovra le personalità implicate per mezzo di prostitute d'alto bordo. Una di queste, Janice, viene uccisa e Ronnie - già brigante e ora pacifico venditore di macchine usate - si rivolge all'anziano ispettore Jack Swenney che lentamente penetra nel covo di vipere coltivato da Elliot. Nonostante che al cadavere di Janice si aggiungano quello di Ronnie con due epiloghi di lavoro, oltre che quello di Bianca, compagna di camera e di professione della prima vittima, l'imprudente Swenney viene esonerato. Spalleggiato nascostamente dal fido sergente George Cartey, l'ex ispettore continua le indagini rischiando la pelle e, a dispetto dei potenti briganti nonché dei servizi segreti e speciali, finisce per mettere nel sacco Elliot McQueen che nel frattempo era riuscito a far tacere per sempre anche un onesto giornalista.
SCHEDA FILM

Regia: David Wickes

Attori: John Thaw - Ispettore Jack Regan, Dennis Waterman - Segretaria George Carter, Barry Foster - Elliott McQueen, Ian Bannen - Charles Baker, Colin Welland - Frank Chadwick, Diane Keen - Bianca Hamilton, Michael Coles - Johnson, Joe Melia - Ronnie Brent, Brian Glover - Mac, Lynda Bellingham - Janice Wyatt, Nick Brimble - Detective Gerry Burtonshaw, John Alkin - Detective Tom Daniels, Bernard Kay - Ispettore capo Matthews

Soggetto: Ian Kennedy Martin - serie tv

Sceneggiatura: Ronald Graham

Fotografia: Dusty Miller

Musiche: Denis King

Montaggio: Chris Burt

Durata: 110

Colore: C

Genere: POLIZIESCO

Specifiche tecniche: NORMALE TECHNICOLOR

Tratto da: serie tv di Ian Kennedy Martin

Produzione: EUSTON

Distribuzione: GOLD - SKORPION ENTERTAINMENT

CRITICA
"Nonostante i risvolti romanzeschi e a volte superiori alla credibilità, l'immaginaria vicenda adombra in maniera allarmante certe vicende di criminalità dell'ultimo decennio, tanto più impressionante in quanto trincerata dietro interessi plurinazionali. Fantapolitica solo in apparenza, il serrato e ben diretto lavoro mette insieme i verminai de "I tre giorni del Condor" o di "Perché un assassinio", vi inserisce le donnine di "Una squillo per l'ispettore Klute", e vi contrappone figure come quella del simpatico protagonista, una volta tanto coraggioso e valido senza il ricorso alle sbrigative maniere di un giustiziere feroce." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 83, 1977)