La porta dalle 7 chiavi

Die Tür mit den 7 Schlössern

GERMANIA 1962
A Londra avvengono strani omicidi e ogni volta le vittime vengono trovate con una chiave in mano di cui nessuno conosce la provenienza. Mentre la polizia brancola nel buio, Pheney, un ladro famoso per la sua abilità di scassinatore si mette in contatto con l'ispettore Martin rivelandogli di essere stato ingaggiato per aprire una porta misteriosa chiusa da sette serrature. Anche Pheney viene ucciso, ma prima di morire riesce a consegnare all'ispettore un disegno raffigurante uno stemma. Martin scopre che è quello dei Selford e che Lord Pierce, unico erede di tutto il patrimonio familiare, sta per compiere 21 anni e sta arrivando a Londra per entrare in possesso dell'enorme ricchezza, chiusa nel sotterraneo del castello di famiglia. Altre sei persone, ognuna in possesso di una delle chiavi della porta, dovranno essere presenti con lui al momento del suo ingresso, ma c'è qualcuno che le sta uccidendo una ad una.
SCHEDA FILM

Regia: Alfred Vohrer

Attori: Heinz Drache - Ispettore Richard "Dick" Martin, Sabina Sesselmann - Sybil Lansdown, Hans Nielsen - Sig. Haveloc, Gisela Uhlen - Emely Cody, Pinkas Braun - Dr. Antonio Staletti, Werner Peters - Bertram Cody, Klaus Kinski - Pheeny, Jan Hendriks - Tom Cawler, Siegfried Schürenberg - Sir John, Eddi Arent - Holms

Soggetto: Edgar Wallace - romanzo

Sceneggiatura: Harald G. Petersson, Johannes Kai - collaborazione, Gerhard F. Hummel - collaborazione

Fotografia: Karl Löb

Musiche: Peter Thomas

Montaggio: Carl Otto Bartning

Scenografia: Siegfried Mews, Helmut Nentwig

Costumi: Anneliese Ludwig - non accreditato

Altri titoli:

Front à la Scotland Yard

La porte aux sept serrures

The Door with Seven Locks

Edgar Wallace - Die Tür mit den sieben Schlössern

Die Tür mit den sieben Schlössern

Durata: 100

Colore: B/N

Genere: GIALLO

Tratto da: romanzo "The Door with Seven Locks" di Edgar Wallace

Produzione: RIALTO FILM PREBEN PHILIPSEN, LES FILMS JACQUES LEITIENNE

Distribuzione: ATLANTIS

CRITICA
"Pur rimanendo fedele ai canoni del giallo classico, la narrazione di tutta la vicenda indulge in qualche lentezza esasperante ed in alcuni particolari di gusto macabro, propri del film del terrore. Regia ed interpretazione di mestiere." ("Segnalazioni Cinematografiche", vol. 54, 1963)