Joan Lui - Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì

ITALIA 1985
Da dove mai arriva Joan-Lui? Nessuno lo sa ed alla polizia egli risponde cantando. Potrebbe anche essere Gesù che torna tra noi. Un panorama scoraggiante lo attende: il sequestro, subito, di Emanuela, una ricca ragazza, sparatorie ad ogni angolo di strada, droga a montagne, chiese trasformate in discoteche con servizio di alcolici, una società disputata dallo strapotere di due blocchi politici, oltreché dominata dai mass-media (soprattutto dal New York Times e dal Corriere dell'Est). oltre che dalla TV, manipolatrice di verità e menzogne e prevaricatrice delle coscienze. Con un gruppo di seguaci che hanno fiducia in lui Joan comincia il suo rapido passaggio tra la gente, interessando per la sua bella voce Judy (una manager dello spettacolo), una giornalista di sinistra ed altri ancora, ma facendo in primo luogo centro sui sentimenti e le attese della gente comune. Il Maligno, nelle vesti di un potentissimo mercante orientale, tenta anche lui di catturare l'animo di Joan, ma questi gli resiste. Viene a galla il fatto che, a parte l'assoluto dominio di Satana nell'oscuro, ignobile mondo della droga e della prostituzione, il Maligno è anche implicato in un abietto traffico di feti umani a fini cosmetici. Ormai smascherato, egli decide la fine del redentore. E, poiché Joan Lui riesce spesso ad inserirsi nel telegiornale serale, sconvolgendo programmi e coscienze, le forze del male elimineranno, fulminandolo attraverso l'etere, lo scomodo e pericoloso predicatore. Alla morte in diretta assiste così tutto il paese, mentre in studio è presente la ragazza sequestrata, liberata poco prima da uno dei suoi carcerieri, affascinato dal video, su cui Joan Lui continuava a ripetere "non uccidere". Poiché il misterioso profeta è ancora vivo, un agente del Maligno gli spara vanamente una raffica di colpi. E Joan Lui se ne va, mentre uno spaventoso terremoto fa crollare case e città sotto i piedi della folla impazzita dal terrore.
SCHEDA FILM

Regia: Adriano Celentano

Attori: Adriano Celentano - Joan Lui, Claudia Mori - Tina Foster, la giornalista, Marthe Keller - Judy Johnson, Federica Moro - Emanuela Carboni, Edwin Marian - Cap. Arthur, Gian - Winston, Mirko Setaro - Musico, Rita Rusic - Cantante nel tempio, Hal Yamanouchi - Jarak, Piero Nuti - Franky, assistente di Judy, Edoardo Romano - Presidente del Consiglio, Sal Borgese - Frank, Gino Cogliandro - Barista, Francesco Salvi - Tassista, Romano Puppo - Assassino, Lorenzo Scarcella, Elio Noseda, Dante Martini, Filippo De Gara, André De La Roche

Soggetto: Adriano Celentano

Sceneggiatura: Adriano Celentano

Fotografia: Alfio Contini

Musiche: Pinuccio Pierazzoli, Ronny Jackson, Adriano Celentano, Gino Santercole

Montaggio: Adriano Celentano

Scenografia: Lorenzo Baraldi

Arredamento: Gualtiero Caprara

Costumi: Elena Mannini

Effetti: Giovanni Corridori

Altri titoli:

Joan Lui

Joan Lui - Eines Tages werde ich kommen und es wird Montag sein

Durata: 162

Colore: C

Genere: MUSICALE

Specifiche tecniche: PANORAMICA - KODAKOLOR

Produzione: MARIO E VITTORIO CECCHI GORI PER C.G. SILVER FILM (ROMA), EXTRA FILM PRODUKTION (BERLINO)

Distribuzione: C.D.E. - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, SAN PAOLO AUDIOVISIVI

NOTE
- COREOGRAFIE: FRANCO MISERIA.
CRITICA
"Lo spettacolo è farraginoso e straripante. Molte delle sue sequenze debordano pericolosamente. Circola un'aria di ingenuità, a volte fino alle frontiere della goffaggine." ('Segnalazioni cinematografiche', vol.101, 1986)

"'Lui' è responsabile di: soggetto, sceneggiatura, regia, montaggio, oltre ad essere il protagonista. È anche corresponsabile delle musiche e del fiasco completo di un film costato 18 miliardi." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette')

"L'ultima follia del molleggiato nazionale: ritenuto da quasi tutti bruttissimo, il film di Celentano, pretenzioso e assolutamente privo di equilibrio narrativo, è comunque un atto di coraggio in tempi di ipocrisia. Non crocifiggiamolo senza discuterne." (Francesco Mininni, 'Magazine italiano tv')