In mezzo scorre il fiume

A River Runs Through It

USA 1992
La storia di due fratelli, del loro padre - un ministro di culto - e del fiume che in qualche modo forgia le loro vite. Nel film, ambientato nello stato americano del Montana tra il 1910 e il 1935, la pesca con la mosca diventa al tempo stesso una metafora e un luogo di incontro, giacché riunisce in sé la scienza, lo sport, la religione, l'arte, nonché, a tratti, una comune ricerca della misteriosa grazia.
SCHEDA FILM

Regia: Robert Redford

Attori: Craig Sheffer - Norman MacLean, Brad Pitt - Paul MacLean, Tom Skerritt - Reverendo MacLean, Brenda Blethyn - Signora MacLean, Emily Ann Lloyd - Jessie Burns, Edie McClurg - Signora Burns, Stephen Shellen - Neal Burns, Vann Gravage - Paul da giovane, Nicole Burdette - Mabel, Susan Traylor - Rawhide, Michael Cudlitz - Chub, Rob Cox - Conroy, Buck Simmonds - Humph, Fred Oakland - Signor Burns, David Creamer - Ken Burns, Madonna Reubens - Zia Sally, John Reubens - Zio Jimmy, Arnold Richardson - Norman da anziano, William Hootkins - Murphy, Al Richardson - Murchison

Soggetto: Norman MacLean - racconto

Sceneggiatura: Richard Friedenberg

Fotografia: Philippe Rousselot

Musiche: Mark Isham

Montaggio: Lynzee Klingman, Robert Estrin

Scenografia: Jon Hutman

Arredamento: Gretchen Rau

Costumi: Bernie Pollack, Reese Spensley - non accreditato, Kathy O'Rear

Effetti: Richard Stutsman

Durata: 118

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA, TECHNICOLOR

Tratto da: racconto omonimo di Norman MacLean

Produzione: ROBERT REDFORD, PATRICK MARKEY PER ALLIED FILMMAKERS

Distribuzione: PENTA DISTRIBUZIONE (1993) - PENTAVIDEO, MEDUSA VIDEO (PEPITE)

NOTE
- OSCAR 1992 PER LA MIGLIORE FOTOGRAFIA.
CRITICA
"Per chi ama i grandi paesaggi e la pesca è un film irresistibile; per gli altri un film piacevolmente convenzionale, schematico nella psicologia e nella contrapposizione dei personaggi, visualmente accuratissimo, più carino che bello." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa')

"Non siamo di fronte, insomma, a un film calligrafico, le immagini e le situazioni sono cucite insieme da un sentimento vero: la voglia di volersi bene e l'incapacità di conoscersi." (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera')

"Il sentimento religioso, sociale, presbiteriano e peschereccio del film si perde nel didascalismo della rappresentazione, nella dilatazione del racconto e nella vocazione moraleggiante dell'assunto. Il deviante viene punito, anche se Redford lo premia inquadrandolo sullo sfondo di incredibili tramonti purpurei mentre a Norman (MacLean) riserva i colori noiosi della cupezza. E in mezzo al film scorre un fiume di musica più violento del rapinoso Big Blackfoot dove i protagonisti di questa 'americana' fanno i loro riti iniziatici di virilità tra magici voli di lenze." (Irene Bignardi, 'La Repubblica')

"Un'elegia familiare nei primi trent'anni del secolo affidata alle cornici suggestive del Montana, con i giorni scanditi dalla religione e dalla pesca alle trote, mentre due fratelli che pure si amano e un padre che pure vigila su di loro non riusciranno a darsi scambievolmente quell'aiuto di cui hanno bisogno." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo')