Il vento, di sera

ITALIA 2004
La vita di Paolo viene sconvolta dalla morte del suo compagno Luca, ucciso da un killer mentre stava rientrando a casa per cena e che per sua sfortuna si è trovato sulla strada dell'uomo che aveva appena commesso l'omicidio di un politico noto. Abbandonato l'ospedale dove era stato ricoverato Luca e rifiutato l'aiuto di Francesca, una vicina di casa, Paolo, vaga per la città finché incontra Momo, un ragazzo con cui spera, inutilmente, di superare la sua notte di dolore...
SCHEDA FILM

Regia: Andrea Adriatico

Attori: Corso Salani - Paolo, Francesca Mazza - Francesca, Fabio Valletta - Momo, Sergio Romano - Marcucci, Paolo Porto - Barista, Giovanni Lindo Ferretti - Giocatore Di Freccette, Ivano Marescotti - Marco, Alessandro Fullin - L'Italia, Luca Levi - Luca, Carlotta Miti - Conduttrice Tg, Claudio Marchione - Caruso, Ilie Rizan - Immigrato, Davide Sorlini - Ragazzo, Elena Souchilina - Prostituta, Antonio Quarta - Corriere, Marina Pitta - Mamma Di Luca, Gino Paccagnella - Toni, Matteo Tosi - Medico, Franco Laffi - Papa' Di Luca, Daniela Cotti - Ragazza, Giancarlo Cauteruccio - Dino, Paolo Billi - Giornalaio, Francesca Ballico - Donna Con La Valigia

Soggetto: Andrea Adriatico, Stefano Casi

Sceneggiatura: Stefano Casi, Andrea Adriatico

Fotografia: Gigi Martinucci

Musiche: Roberto Passuti

Montaggio: Roberto Passuti

Scenografia: Andrea Cinelli, Maurizio Bovi

Costumi: Andrea Cinelli

Effetti: Logical Art

Durata: 92

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85), DIGITALE

Produzione: TEATRI DI VITA (BOLOGNA)

Distribuzione: VITAGRAPH

Data uscita: 2004-04-16

NOTE
- PRESENTATO AL 54MO FESTIVAL DEL CINEMA DI BERLINO (2004) NELLA SEZIONE "FORUM INTERNAZIONALE DEL CINEMA GIOVANE".

- GIRATO IN DIGITALE CON UN BADGET DI 150.000 ¿.
CRITICA
"Presentato come un film sul caso Marco Biagi perché all'inizio si assiste a un assassinio come quello, 'Il vento, di sera' è invece l'analisi di come un delitto possa a catena devastare le vite di molti. (...) Un film compatto, serio, mai scandalistico (la relazione gay è normalizzata), recitato con composta intensità da Corso Salani. Non un film politico ma interiore, che indaga sui crimini dei casi della vita e sull'amore." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 6 febbraio 2004)

"Lanciato come una glossa sul caso Biagi, in realtà il film parte con un omicidio bolognese simile a quello, ma poi diventa altro, indagando sui riflessi che ha la morte di un testimone. Così stiamo per una notte in compagnia del dolore sommerso dell' amico gay della vittima, che tenta invano di razionalizzare la follia di una morte senza causa. Una notte di panico, solitudine, con un vano incontro casuale: la vita riemerge all' alba, smarrita, da un bar. Grazie alla sofferta, introversa misura di Corso Salani, il regista esprime coerente, in un film di sottintesi e sguardi intrecciati, la sofferenza individuale ma anche lo show della sofferenza organizzata dei mass media." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 21 febbraio 2004)