IL LUPO DELLA SILA

ITALIA 1949
Pietro ed Orsola s'amano e poiché Rocco, fratello d'Orsola, s'oppone alle loro nozze, essi si danno convegno in una capanna. Una sera viene ucciso un uomo: Pietro, di ritorno da un convegno amoroso, viene arrestato, perché ritenuto colpevole dell'uccisione. Egli si proclama innocente, ma per non compromettere Orsola, si rifiuta di confessare come ha passato la sera. La madre di Pietro vorrebbe indurre Orsola a intervenire a favore del figlio; ma Rocco lo respinge brutalmente. Pietro viene condannato; egli evade però dal carcere e si reca a salutare la madre e la sorellina decenne, Rosalia. Sulla soglia di casa sua viene ucciso dai carabinieri: la madre muore per il dolore. Rosalia cresce in collegio, covando l'odio e architettando la sua vendetta. Ritornata presso la sua casupola, viene sorpresa dalla bufera. Rocco la trova semisvenuta e ignorando chi essa sia, la porta a casa sua. Essa riesce a rimanervi e fa in modo d'innamorare di sé tanto Rocco quanto il figliolo di lui, rendendoli gelosi l'uno dell'altro. Rocco vorrebbe sposarla, ma alla vigilia delle nozze, essa fugge col di lui figlio. Mentre li insegue, minacciando, Rocco viene ucciso da Orsola.
SCHEDA FILM

Regia: Duilio Coletti

Attori: Olga Solbelli - Anna Madre Di Rosaria, Amedeo Nazzari - Rocco Barra, Jacques Sernas - Salvatore Figlio Di Rocco, Luisa Rossi - Orsola, Attilio Dottesio - Contadino, Michele Capezzuoli - Salvatore Bambino, Laura Cortese - Rosaria Bambina, Saro Passarelli - Un Altro Contadino, Silvana Mangano - Campolo Rosaria, Vittorio Gassman - Pietro Campolo, Dante Maggio - Gennaro

Soggetto: Steno , Mario Monicelli

Sceneggiatura: Vincenzo Talarico, Ivo Perilli, Carlo Musso, Giuseppe Gironda, Steno , Mario Monicelli

Fotografia: Aldo Tonti

Musiche: Enzo Masetti

Scenografia: Ivo Perilli

Durata: 95

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Produzione: DINO DE LAURENTIIS PER LUX FILM

Distribuzione: LUX FILM

NOTE
L'INTERPRETE SARO PASSARELLI COMPARE NEI TITOLI CON IL NOME RUDY RANDI - HANNO PARTECIPATO I PASTORI ALSAZIANI ADOR E ALF.
CRITICA
"Ecco un buon film, rapido e proporzionato, che non perde mai di vista i personaggi e la vicenda: una storia di odio e di amore, di crudeltà e di vendetta raccontata con franca evidenza senza divagare sui particolari coloristici dello sfondo [...]". (E. Contini, "Il Messaggero", del 12/1/1950)