Il giudice ragazzino

ITALIA 1994
Nel ristorante di un albergo di Canicattì si svolge un seminario sui rapporti tra criminalità organizzata e politica alla presenza delle personalità più autorevoli del paese, mafiosi compresi. Tra i relatori c'è Rosario Livatino, sostituto procuratore del Tribunale di Agrigento. Il discorso del "giudice ragazzino", scandisce il ritmo della vicenda, che si snoda alternando episodi di cronaca a frammenti della vita del magistrato. Mosso da un sincero ideale di giustizia Livatino è schierato in prima linea nella lotta ai clan della zona. Due famiglie, appartenenti alla stessa cosca, si contendono il comando del territorio agrigentino: quella di Antonio Forte e quella di Giuseppe Migliore. Per un gioco del destino, il boss Migliore è suo vicino di casa. Ogni mattina, Rosario attende alla finestra che questi esca, per evitare di incontrarlo. Livatino vive con gli anziani genitori, Rosalia e Vincenzo, in un appartamento modesto. Nella sua esistenza, regolare e metodica, nonostante la professione esercitata, subentra un sentimento d'attrazione, per l'avvocatessa Angela Guarnera, designata a difendere un uomo da lui inquisito. Tra i due inizia una tenera relazione, troncata alla vigilia del matrimonio, a causa dei pericoli cui la vita del giovane Livatino è esposta. Le minacce contro la famiglia non lo spaventano e emette una raffica di ordini di cattura, di cui uno ai danni del suo vicino di casa Migliore. Il suo equilibrio comincia a vacillare quando le persone di cui si fida, l'anziano collega Saetta e il maresciallo dei carabinieri Guazzelli, vengono trucidate dai sicari di Cosa Nostra. La mattina del 21 settembre 1990, mentre percorre la superstrada per Agrigento, viene affiancato da una moto e da un'auto nera. Due proiettili gli fanno esplodere il lunotto posteriore; ferito, esce dalla macchina e rotola per una scarpata. Uno dei killer lo raggiunge e lo fredda con un colpo di rivoltella alla bocca.
SCHEDA FILM

Regia: Alessandro Di Robilant

Attori: Giulio Scarpati - Giudice Rosario Livatino, Sabrina Ferilli - Angela Guarnera, Leopoldo Trieste - Vincenzo Livatino, padre di Rosario, Regina Bianchi - Rosalia Livatino, madre di Rosario, Renato Carpentieri - Giuseppe Migliore, Ileana Rigano - Moglie di Migliore, Ninni Bruschetta - Di Salvo, Giovanni Boncoddo - Giudice Calì, Paolo De Vita - Maresciallo Guazzelli, Gabriella Bove - Moglie del maresciallo, Roberto Nobile - Saetta, Virginia Bellomo - Moglie di Saetta, Salvatore Puntillo - Avvocato Cascio, Ubaldo Lo Presti - Iacoviello, Turi Scalia - Gioacchino Vullo, Marcello Perracchio - Forte, Marina Ninchi - Professoressa, Giuseppe Crapanzano - Gerlando, Nino Bellomo - Avvocato Squillace, Giacinto Ferro - Gangemi, Biagio G. Chiappara - Colletti, Paolo Lombardi - Onorevole, Simone Riccioli - Avvocato Ferri, Antonio Bosco - Cachia, Giuseppe Montalbano - Presidente della Corte, Giovanni Salvo - Cancelliere, Francesco Bellomo - Vincenzo Calò, Angelo Ferro - Minniti

Soggetto: Nando Dalla Chiesa - romanzo

Sceneggiatura: Ugo Pirro, Andrea Purgatori, Alessandro Di Robilant - collaborazione

Fotografia: David Scott

Musiche: Franco Piersanti

Montaggio: Cecilia Zanuso

Scenografia: Giancarlo Muselli

Costumi: Catia Dottori

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA

Tratto da: liberamente tratto dal libro "Il giudice ragazzino" di Nando Dalla Chiesa (ed. Einaudi)

Produzione: TRIO CINEMA E TELEVISIONE, R.C.S. FILM & TV, RAI 2

Distribuzione: WARNER BROS ITALIA - VIDEO: PANARECORD

NOTE
- REVISIONE MINISTERO FEBBRAIO 1994. - DAVID DI DONATELLO 1994 A GIULIO SCARPATI.COME MIGLIORE ATTORE.
CRITICA
Un film pudico e sommesso, schivo come il personaggio che racconta, aspro come il paesaggio che mette in scena: con uno sguardo finalmente estraneo a quell'orgia di stereotipi a cui il nostro cinema ha per lo più fatto ricorso quando si è trattato di rappresentare la mafia e la Sicilia (Segnocinema).