Il danno

Fatale

FRANCIA 1992
Stephen Fleming, un cinquantenne conservatore inglese, sottosegretario del Governo di sua Maestà ha una quieta e gradevole moglie (Ingrid), un figlio giornalista (Martyn) e una splendida casa. Il giorno in cui conosce Anna Barton, la giovane fidanzata del figlio, è immediatamente attratto da lei: è un delirio e una follia perché gli incontri amorosi con la donna si ripeteranno.
SCHEDA FILM

Regia: Louis Malle

Attori: Jeremy Irons - Stephen Fleming, Juliette Binoche - Anna Barton, Miranda Richardson - Ingrid Fleming, Rupert Graves - Martyn Fleming, Leslie Caron - Elizabeth Prideaux, Ian Bannen - Edward Lloyd, Peter Stormare - Peter Wetzler, Gemma Clarke - Sally Fleming, Julian Fellowes - Donald Lindsay, Tony Doyle - Primo Ministro, Ray Gravell - Raymond, Susan Engel - Signorina Snow, David Thewlis - Detective, Benjamin Whitrow - Impiegato statale, Jeff Nuttall - Trevor Leigh Daves, Roger Llewellyn - Palmer, Jason Morell - Giovane uomo da Sotheby's, Barry Stearn - Assistente del Primo Ministro, Linda Delapena - Beth, Francine Stock - Intervistatrice televisiva, Henry Power - Henry

Soggetto: Josephine Hart - romanzo

Sceneggiatura: David Hare

Fotografia: Peter Biziou

Musiche: Zbigniew Preisner

Montaggio: John Bloom

Scenografia: Brian Morris

Arredamento: Philippe Turlure

Costumi: Milena Canonero

Altri titoli:

Herida

Verhängnis

Durata: 111

Colore: C

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.66) - PANORAMICA A COLORI

Tratto da: romanzo "Fatale" di Josephine Hart

Produzione: LOUIS MALLE PER NOUVELLES ÉDITIONS DE FILMS (NEF), SKREBA, LE STUDIO CANAL PLUS, THE EUROPEAN CO-PRODUCTION FUND, CHANNEL FOUR FILMS, CANAL PLUS

Distribuzione: PENTA DISTRIBUZIONE - PENTAVIDEO, MEDUSA VIDEO (PEPITE)

NOTE
- REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1992.

- MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA (MIRANDA RICHARDSON) AI BAFTA AWARDS DEL 1993.
CRITICA
"Poche volte si è vista riprodotta con tanta esattezza l'urgenza, la tenerezza, la ferocia di quel sentimento sempre così difficile da rappresentare che è l'amore fisico. Mentre resta volutamente ambiguo il senso della parabola." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero').

"'Il danno' non è un pornofilm (malgrado gesti e comportamenti espliciti) è piuttosto una torbida, furente e malsana tragedia, non tutto è plausibile in questo film, dove il puro desiderio appare congelato nella coppia degli amanti, ma da essi non sublimato nell'amore." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 115, 1992).

"Malle in questo film ha creduto di poter presupporre una realtà a vantaggio di una mitologia gestuale e melodrammatica che appartiene per intero al fumetto." (Enzo Siciliano, 'L'Espresso').