Il Cameraman

The Cameraman

USA 1928
Un giovane fotografo piuttosto maldestro riesce a farsi assumere come cameraman in un'agenzia giornalistica specializzata nella produzione di attualità cinematografiche. Nonostante le informazioni e i suggerimenti di Sally, la graziosa segretaria dell'agenzia che lo ha preso sotto la sua protezione, il giovane operatore perde tutte le occasioni favorevoli che gli si presentano per effettuare sensazionali colpi giornalistici: dimentica di inserire la pellicola nel caricatore, gira due volte la stessa bobina, per circostanze avverse non riesce a riprendere gli avvenimenti che si svolgono sotto i suoi occhi. Deluso, il cameraman decide di abbandonare per sempre questo mestiere che gli ha procurato soltanto insuccessi e derisioni, ma il casuale ritrovamento di due film da lui girati (uno dei quali con il concorso di una scimmietta ammaestrata) giunge all'improvviso a portargli un'inaspettata gloria e insieme ad essa l'amore di Sally.
SCHEDA FILM

Regia: Edward Sedgwick

Attori: Buster Keaton - Luke Shannon, Marceline Day - Sally Richards, Harold Goodwin - Harold Stagg, Sidney Bracey - Edward J. Blake, Edward Brophy - Grassone in piscina, Vernon Dent - Uomo in tight, Harry Gribbon - Il poliziotto, William Irving - Fotografo

Soggetto: Lew Lipton, Clyde Bruckman

Sceneggiatura: Clyde Bruckman, Lew Lipton, Joseph Farnham, Richard Schayer

Fotografia: Reggie Lanning, Elgin Lessley

Montaggio: Hugh Wynn

Arredamento: Fred Gabourie

Costumi: David Cox

Collaborazione alla regia: Buster Keaton - non accreditato

Durata: 69

Colore: B/N

Genere: COMICO

Specifiche tecniche: MUTO, 35 MM (1:1.33)

Produzione: EDWARD SEDGWICK, BUSTER KEATON PER MGM

Distribuzione: METRO GOLDWYN MAYER

NOTE
- COLLABORAZIONE AL SOGGETTO, NON ACCREDITATA: BYRON MORGAN.

- LUNGHEZZA: 8 RULLI.
CRITICA
"Un pregevole film comico - risalente al periodo del "muto" - che raccoglie, nel suo pur breve arco, tutti gli elementi e le trovate tipici del genere, distribuiti con estrema misura, freschezza di inventiva e di finezza psicologica." ('Segnalazioni cinematografiche', vol.70, 1971)