I tre moschettieri

The Three Musketeers

USA 1993
Un giovane e coraggioso soldato di ventura di nome D'Artagnan decide di recarsi a Parigi per arruolarsi nelle guardie del re - i Moschettieri. Giunto nella capitale viene a sapere che questo corpo è stato sciolto e che tre uomini sono rimasti fedeli alla corona: Aramis, Athos e Porthos. E quando il regno del giovane Sovrano e della regina Anna viene sconvolto da un complotto i coraggiosi Moschettieri divengono l'unica speranza di salvezza. Circondati da personaggi scellerati, quali il Cardinale Richelieu, Milady De Winter e il Conte di Rochefort, i Moschettieri affrontano situazioni di pericolo, divertimento ed avventura.
SCHEDA FILM

Regia: Stephen Herek

Attori: Charlie Sheen - Aramis, Kiefer Sutherland - Athos, Oliver Platt - Porthos, Chris O'Donnell - D'Artagnan, Tim Curry - Cardinale Richelieu, Rebecca De Mornay - Milady De Winter, Gabrielle Anwar - Regina Anna, Hugh O'Connor - Re Luigi, Julie Delpy - Costanza, Michael Wincott - Rocherfort, Paul McGann - Girard

Soggetto: Alexandre Dumas padre - romanzo

Sceneggiatura: David Loughery

Fotografia: Dean Semler

Musiche: Michael Kamen

Montaggio: John F. Link

Scenografia: Wolf Kroeger

Costumi: John Mollo

Effetti: Robert Stadd, David Harris (II), Buena Vista Imaging, Dream Quest Images

Altri titoli:

I tre moschettieri - L'avventura continua

Durata: 105

Colore: C

Genere: AZIONE

Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI

Tratto da: romanzo "Les trois mousquetaires" di Alexandre Dumas (pseudonimo di Alexandre Dumas père)

Produzione: JOE ROTH, ROGER BIRNBAUM - WALT DISNEY

Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA - WALT DISNEY HOME VIDEO

NOTE
- REVISIONE MINISTERO FEBBRAIO 1994.
CRITICA
"E' uno stravagante cappa e spada a tutto gas, che non risparmia le avventure ma economizza sui duelli, entra ed esce dalla storia per svicolare nella farsa senza mai accendere la fantasia. Bravini, simpatici e bellini i quattro ganzi in casacca azzurra, molto sensuale la bionda acqua cheta Rebecca De Mornay". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 1 maggio 2002)