I PIRATI DELLA COSTA

ITALIA 1960
Luis de Monterey, un ex capitano spagnolo, viene condannato ai lavori forzati perché la nave da guerra che comandava è caduta nelle mani di pirati insieme al carico d'argento che trasportava. Ma durante il trasporto al bagno penale l'uomo capeggia un ammutinamento, s'impadronisce dell'imbarcazione e si dirige verso la base dei pirati: la Tortuga. In breve diventa uno degli avventurieri più audaci. Allo scoppio della guerra tra Spagna e Inghilterra, tutti i pirati decidono di mettersi al servizio della corona spagnola, tranne l'Olonese. Il terribile pirata progetta di consegnare la propria nave e quella dei suoi amici agli inglesi. Luis riuscirà ad ostacolare il suo piano?
SCHEDA FILM

Regia: Domenico Paolella

Attori: Lex Barker - Capitano Luis De Monterey, Estella Blain - Isabella, Livio Lorenzon - L'Olonese, Liana Orfei - Anna Del Peru', Loris Gizzi - Il Governatore, John Kitzmiller - Rock, Enzo Fiermonte - Ufficiale Con Luis, Ignazio Balsamo - Brook, Nino Vingelli - Porro, Giulio Nazzaro - La Motte, Tullio Altamura - Il Vicere', Sina Relli, Pina Cornel, Giulio Battiferri, Pasquale De Filippo, Gianni Baghino, Franco Jamonte, Nada Cortese, Giovanni Vari, Corrado Annicelli, Giuseppe Chinnici, Nando Angelini, Giulio Amauli, Gianni Solaro, Eleonora Morana

Soggetto: Bruno Rasia, Ugo Guerra, Luciano Martino

Sceneggiatura: Bruno Rasia, Luciano Martino, Ugo Guerra

Fotografia: Augusto Tiezzi

Musiche: Michele Cozzoli

Montaggio: Jolanda Benvenuti

Scenografia: Giancarlo Bartolini Salimbeni

Costumi: Itala Scandariato

Altri titoli:

LES PIRATES DE LA COTE

PIRATES OF THE BARBARY COAST

PIRATES OF THE COAST

Durata: 99

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: TOTALSCOPE, EASTMANCOLOR, 35 MM

Produzione: FORTUNATO MISIANO PER ROMANA FILM E SOCIETE NOUVELLE DE CINEMATOGRAPHIE (PARIGI)

Distribuzione: TITANUS

NOTE
- SCENEGRAFIA NAVALE: BRUNO RASIA.

- IL REGISTA E' ACCREDITATO COME DOMENICO PAOLELLA.

- ASSISTENTE ALLA REGIA: GIANFRANCO BALDANELLO.
CRITICA
"Pirati nostrani: una razza senza tetto né legge, e soprattutto senza stile. Paolella ha un certo mestiere, ma non si nota". (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)

"Il film, ricco di originalità non vanta particolari pregi. Modeste la regia e l'interpretazione. Discreto il colore". (Segnalazioni cinematografiche)
"Per realizzare un film avventuroso non crediamo occorrano particolari ispirazioni o geniali trovate, ma Domenico Paolella è riuscito nell'impresa impossibile di dar vita a un'opera che riesce financo a scontentare ragazzi meno esigenti. In questo film [...] i luoghi comuni dominano incontrastati e l'intera vicenda naufraga paurosamente nel ridicolo". (G. Ciaccio, "Rivista del Cinematografo", gennaio 1961).