I CINQUE SENSI

THE FIVE SENSES

CANADA 2000
TRAMA BREVE
Cinque sensi, cinque personaggi alla ricerca di una relazione umana stabile ed una bambina scomparsa che cattura l'attenzione di pubblico e media. Ruth è una fisioterapista che vuole recuperare il senso del tatto. Poiché si sente colpevole della scomparsa della bambina, fa amicizia con la madre di questa. Questa esperienza le consente di riavvicinarsi alla figlia Rachel. Robert è un uomo ironico che decide di analizzare il proprio passato sentimentale interrogando i vecchi amori. Lasciandosi guidare dall'olfatto affronta una nuova relazione con una giovane coppia. Rona è una decoratrice di torte che vuole sviluppare il gusto. Rona è seguita in Canada da Roberto, un italiano conosciuto in vacanza, che tenta di farla innamorare prendendola per la gola. Richard, un oculista francese, sta diventando sordo e deve imparare un nuovo modo per sentire.

TRAMA LUNGA
La giovane Rachel porta a passeggio nel parco Emily, una bambina che si allontana senza lasciare traccia. In seguito a questa scomparsa, Anna, mamma di Emily, licenzia la mamma di Rachel, fisioterapista che vuole recuperare la propria manualità e il tatto. Rachel, caratterialmente instabile, pensa di usare il voyeurismo per capire meglio se stessa, e insieme ad un coetaneo spia due gay appartati. Richard, dentista, sta per diventare sordo e, finché l'udito lo assiste, decide di costruire una biblioteca di suoni. Robert, che si occupa della pulizia degli appartamenti, vuole interrogare il proprio passato sentimentale e, guidato dall'olfatto, decide di affrontare una relazione con una giovane coppia. Rona, amica di Robert, fa la decoratrice di torte ma non è soddisfatta e vuole sviluppare meglio questo gusto. In città è arrivato Roberto, uno spagnolo conosciuto durante le vacanze, cuoco di professione, che vuole far innamorare Rona, prendendola per la gola. Rachel intanto per continuare il gioco fa vestire il coetaneo da donna. Emily viene ritrovata. Rachel allora torna a casa dalla mamma. Rona sta per andare da Roberto ma vede un'altra e scappa. Aiutato da una amica, Richard porta avanti il progetto. Robert soddisfatto resta insieme alla giovane coppia da poco conosciuta.
SCHEDA FILM

Regia: Jeremy Podeswa

Attori: Gabrielle Rose - Ruth, Mary-Louise Parker - Rona, Marco Leonardi - Roberto, Daniel MacIvor - Robert

Soggetto: Jeremy Podeswa

Sceneggiatura: Jeremy Podeswa

Fotografia: Gregory Middleton

Musiche: Alexina Louie, Alex Pauk

Montaggio: Wiebke von Carolsfeld

Scenografia: Taavo Soodor

Costumi: Gersha Phillips

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: CAMELIA FRIEBERG, JEREMY PODESWA PER ALLIANCE ATLANTIS PICTURES

Distribuzione: KEYFILMS

CRITICA
"Ogni tanto arriva un film diverso, che riesce a parlarti dei rapporti umani, dei dubbi, delle illusioni e delusioni, con una grafia semplice di espressioni, con un taglio di immagini che ti porta dentro ai personaggi. Che sono cinque, in panne emotivamente, come i sensi cui si applicano per risolvere crisi temporanee o passeggere, uniti da un'unità di luogo, tutti nella bella casa davanti a un parco dove si è persa una bambina. Ma questo elemento thriller è invece solo quello che Hitchcock chiamava il finto scopo. Perché la vera intenzione del regista canadese Jeremy Podeswa, uno che sa inquadrare l'invisibile, è quella d'esplorare l'inconscio, mettendolo a confronto col quotidiano: chi con l'olfatto registra gli amori, chi sta per perdere l'udito, chi si esercita in voyeurismo, chi col massaggio usa il tatto, chi il gusto. Una visita guidata in tante forme diverse di solitudini che trovano una risposta nella consapevolezza o nella speranza. Il bello di questa storia collettiva, così ben recitata da tutti con misura e naturalezza, complementare a 'Magnolia' ma meno biblica, è che riesce a recapitare in platea, senza far la morale, un messaggio vissuto di fiducia negli altri e nel mondo". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della sera', 3 giugno 2000).
"Raffinato e ambiguo, sinuoso e misterioso, intelligente e un po' lezioso. .... Podeswa intende parlare dei rapporti umani sempre più difficili, dei devastanti dubbi legati all'età e alle propensioni, delle illusioni che rendono i nostri stentorei progetti a lungo termine e le nostre "divise" indossate soprattutto a da uso e consumo degli altri; e il bello è che riesce a farlo grazie a inquadrature lineari, a tagli sofisticati d'espressione, a scorci tanto fulminei quanto toccanti." (Valeria Caprara, Il Mattino, 12 giugno 2000)

"Si può prendere una storia intrecciata e complessa come 'Magnolia' dalla parte dei cinque sensi? Il canadese Jeremy Podeswa ha scritto e diretto un tentativo riuscito di esplorazione dei confini del cinema, un mezzo che può spingersi con la visione e il suono, la vista e l'udito, a evocare i sensi preclusi. Nell'alchimia ragionata di questi sentieri audiovisivi sentiamo l'acqua e il sapore del pan degli angeli. E partecipiamo ai sentimenti prendendoli passo dopo passo dalla parte delle sensazioni fisiche. Un film molto amato ai festival, fin dall'esordio al Sundance. Occasione da non perdere". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 3 giugno 2000)