Harry & Son

Harry and Son

USA 1984
Quando Harry Keach viene licenziato per un difetto di vista dal suo mestiere di gruista demolitore, il dramma scoppia in famiglia. L'uomo è vedovo da due anni, ha perso un figlio qualche tempo prima ed ora si trova quotidianamente a scontrarsi con l'altro figlio, Howard. Il ragazzo, infatti, accarezza il sogno di diventare uno scrittore, mentre perde sistematicamente le buone occasioni di farsi un avvenire solido e sicuro, ed è innamorato di Katie, una sua amica che ha deciso di sposare nonostante sia in attesa di un bambino da un altro uomo. Nel frattempo, Howard cerca anche di spingere il padre a risposarsi, accettando la simpatia di Lilly, vicina di casa e madre di Katie. Harry è alieno dal sentimentalismo, aspro con tutti, scottante e scorbutico, ma in fondo avverte le premure di Howard, e i due, complice una vacanza in una villa sul mare affittata dal ragazzo grazie ai proventi ricavati dalla vendita del suo primo racconto, intitolato "Harry", tenteranno una riconciliazione.
SCHEDA FILM

Regia: Paul Newman

Attori: Paul Newman - Harry Keach, Robby Benson - Howard Keach, Ellen Barkin - Katie Wilowski, Wilford Brimley - Tom Keach, Ossie Davis - Raymond, Morgan Freeman - Siemanowski, Joanne Woodward - Lilly, Katherine Borowitz - Nina, Maury Chaykin - Lawrence, Judith Ivey - Sally, Michael Brockman - Al, Tom Nowicki - Tommy, Robert Goodman - Andy

Soggetto: Raymond DeCapite - romanzo, Paul Newman, Ronald L. Buck

Sceneggiatura: Ronald L. Buck, Paul Newman

Fotografia: Donald M. McAlpine

Musiche: Henry Mancini

Montaggio: Dede Allen

Scenografia: Henry Bumstead

Costumi: Mary Lou Byrd, Mary Fleming, Linda Benedict

Effetti: James L. Roberts

Altri titoli:

Harry & Sohn

L'affrontement

Harry e hijo

Durata: 117

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)

Tratto da: ispirato al romanzo "The Lost King" di Raymond DeCapite

Produzione: PAUL NEWMAN E RONALD BUCK PER CDE (1984)

Distribuzione: STARDUST, DVD: 20TH CENTURY FOX ENTERTAINMENT (2009)

CRITICA
"La lentezza del film, la 'costruzione' dei personaggi, la mancanza di approfondimento psicologico, la cascata di luoghi comuni sulla incomprensione tra padre e figlio con tardiva riconciliazione finale strappalacrime, la romantica dialettica contrapposizione dei due caratteri (introverso il padre, esuberante e pieno di iniziative di dialogo il figlio): tutto coopera a render poco credibile ed accettabile lo spettacolo, che di 'interessante' propone quasi soltanto alcune edificanti battute". ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 97, 1984)