GOOD MORNING, VIETNAM

USA 1987
Nel 1965, durante la guerra del Vietnam, l'aviere Adrian Cronauer viene inviato a Saigon e, in breve tempo, con suo programma radiofonico "Good Morning Vietnam" diviene il disk-jockey più amato dalle truppe americane. Ma il suo anticonformismo gli procurerà problemi con i diretti superiori. Difeso in prima persona dal generale Taylor, alla lunga Cronauer sarà accusato di collusioni con i Vietcong e costretto a tornare in patria.
SCHEDA FILM

Regia: Barry Levinson

Attori: Robin Williams - Adrian Cronauer, Forest Whitaker - Edward Garlick, Tung Jhanj Tran - Tuan, Chintara Sukapatana - Trinh, Bruno Kirby - Tenente Hauk, Juney Smith - Phil Mcpherson, Richard Edson - Soldato Abersold, Richard Portnow - Dan Levitan, Floyd Vivino - Eddie Kirk, J.T. Walsh - Sergente Maggiore Dickerson, Noble Willingham - Generale Tayler, Robert Wuhl - Marty Lee Dreiwitz

Soggetto: Mitch Markowitz

Sceneggiatura: Mitch Markowitz

Fotografia: Peter Sova

Musiche: Alex North

Montaggio: Stu Linder

Scenografia: Roy Walker

Costumi: Keith Denny

Altri titoli:

BUONGIORNO VIETNAM

Durata: 120

Colore: C

Genere: DRAMMATICO GUERRA COMMEDIA

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: SILVER SCREEN PARTNERS III, TOUCHSTONE PICTURES

Distribuzione: WARNER BROS ITALIA (1988) - CREAZIONI HOME VIDEO, TOUCHSTONE HOME VIDEO

CRITICA
Film sul Vietnam diverso dai soliti per il contrasto tra la drammaticità della situazione e la buffoneria dei personaggi che vi agiscono. Storia di un'educazione politica, ha per protagonista un eccellente Williams. (Laura e Morando Morandini, Telesette)
Non è questione di storia, di regia o di orpelli tecnici: il film vale esclusivamente per la presentazione da mattatore di Williams e per la volontà di mostrare il Vietnam sotto una luce meno cupa e prevedibile del solito. Missione compiuta. (Francesco Mininni, Magazine Italiano tv)
Ottima l'interpretazione di Robin Williams perfettamente calato nei panni del personaggio. (Teletutto)
"Strampalata commedia controcorrente e impudentemente antiamericana, girata con pochi mezzi e diretta con brio dal dotato Barry Levinson. Ispirato a un personaggio reale, è un film che, dimenticando finalmente le brutalità nella giungla vietnamita, si basa unicamente sulle battute, da caserma, sparate a raffica dal protagonista, il bravo Robin Williams, lasciato un po' solo in quell'oceano di parole. Peccato che le sue sparate abbiano un unico difetto. Non fanno ridere. Mai". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 23 settembre 2001)