Frontiers - Ai confini dell'Inferno

Frontière(s)

Un horror truculento e insensato che funzionerebbe come parodia di Hostel e affini. Sfortuna che Gens si prenda sul serio

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SVIZZERA 2007
Una gang di giovinastri francesi in fuga dalla polizia decide di abbandonare Parigi per rifugiarsi oltre il confine. I fuggiaschi trovano rifugio in una locanda semi abbandonata vicino al confine col Belgio. I gestori, due sorelle e un ex-colonnello dispotico, sono degli psicopatici neo-nazisti che praticano anche il cannibalismo e trasformeranno in un incubo il soggiorno dei ragazzi.
SCHEDA FILM

Regia: Xavier Gens

Attori: Karina Testa - Yasmine, Aurélien Wiik - Alex, Estelle Lefébure - Gilberte, Samuel Le Bihan - Goetz, Chems Dahmani - Farid, Maud Forget - Eva, Amélie Daure - Klaudia, David Saracino - Tom, Jean-Pierre Jorris - Le Von Geisler, Patrick Ligardes - Karl, Adel Bencherif - Sami, Joël Lefrançois - Hans, Rosine Favey, Yannick Dahan, Hervé Berty

Sceneggiatura: Xavier Gens

Fotografia: Laurent Barès

Musiche: Jean-Pierre Taieb

Montaggio: Carlo Rizzo (II)

Scenografia: Jérémie Streliski

Arredamento: Alessandro Marvelli

Costumi: Eléonore Dominguez

Effetti: BR Films

Durata: 103

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35)

Produzione: CARTEL PRODUCTIONS, BR FILMS, EUROPA CORP., PACIFIC FILMS, CHEMIN VERT

Distribuzione: MOVIEMAX (2008)

Data uscita: 2008-11-07

CRITICA
"Il francese Xavier Gens costruisce una macchina spettacolare di claustrofobico sadismo, rielaborando modelli americani come il seminale 'Non aprite quella porta' e la rserie 'Hostel'. E' ormai consuetudine che, dopo l'atroce fine di tutti i membri del gruppo, la rese dei conti avvenga tra mostri e una sola fanciulla, sopravvissuta, restia a farsi ridurre in frattaglie. Qui il compito tocca alla (solo apparentemente) fragile Yasmina, in un tripudio visivo che soddisferà gli estimatori del genere." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 7 novembre 2008)

"Signore e signori, compratevi uno scafandro di tela cerata ed entrate a vedere 'Frontiers'. L'apice raggiunto da Xavier Gens nello slasher-movie francese contemporaneo è un trionfo di sangue ed efferatezze grandguignolesche da fare realmente spavento. Sullo sfondo di rivolte sociali modello banlieues, in una città che pare Parigi, tre ragazzi e una ragazza che hanno partecipato violentemente agli scontri fuggono dalla polizia correndo in auto verso il nord-est. (...)Bandita ogni parvenza di horror spruzzato di comicità dissacrante, 'Frontiers' è una discesa agli inferi citazionista e catartica, dove il bisogno fittizio d'ordine sociale viene direttamente proposto come massacro della ribellione. Il film avanza tra grandangoli, carrelli e un montaggio frenetico, parallelamente alla fuga dal macello da parte dei quattro: ogni ostacolo richiede sforzi più meno riusciti tra chi ce la fa e chi ci rimette la pelle. Gens non ci risparmia nulla: teste che scoppiano, corpi segati in due, taglio di tendini e spappolamento di corpi. La conclusione è con qualcuno che sopravvive ma che inevitabilmente alza le mani di fronte al blocco stradale della polizia. Dalla padella alla brace come nel finale de 'La notte dei morti viventi' di Romero. Principio filosofico e politico ispiratore di un piccolo sanguinante capolavoro." (Davide Turrini, 'Liberazione', 7 novembre 2008)

"Perché i giovani transalpini sono così truculenti? Dopo aver diretto il mediocre 'Hitman' a Hollywood, Xavier Gens dimostra di essere più a suo agio tra gli orrori di una Francia che attraverso i film di questo brillante gruppetto di visionari sembra un inferno bagnato da fiumi rosso sangue." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 7 novembre 2008)

"In un'ora e tre quarti ci sono tali efferatezze da far venire il voltastomaco a Totò Riina. Tendini dilaniati da maxi pinze, gole squarciate da lame affilate, piedi spaccati in due dall'ascia, teste spappolate da una fucilata o frantumate dalla sega elettrica. Un film perfetto per chi ha deciso di mettersi a dieta. Per tre giorni gli passerà la voglia di mangiare." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 7 novembre 2008)