FLASHMAN

ITALIA 1967
Il dottor Philips, della Reale Accademia scientifica inglese, ha scoperto un siero capace di rendere invisibili. Ma i flaconi contenenti il siero vengono rubati da un delinquente, Kid, che li usa per svaligiare la "Bank of Ireland". Contemporaneamente, la stessa banca è stata frodata da una certa Alika e dalle sue compagne che, approfittando della loro amicizia con i funzionari dell'istituto bancario, hanno rubato molte banconote sostituendole con altre false. Mentre l'ispettore capo di Scotland Yard, Baxter, brancola nel buio, a dare una mano alla legge interviene Flashman, un misterioso personaggio che in realtà è un ricco giovane. Questi, facendosi passare per il cassiere della banca, ha modo di scoprire il prossimo obiettivo delle due bande i cui capi, Kid e Alika si sono associati. Tutti, quindi, si trasferiscono a Beirut dove il misterioso Flashman non riesce ad impedire ai due capibanda di avvicinare il maraja Med Ben Kan, di rapirne la figlia, di farsi intestare le sue ricchezze e di ucciderlo. Ma Flashman, rischiando la vita, con l'aiuto della sorella Ira, riesce a seguire Nevenka, la figlia del maraja e ad affrontare, uccidendoli, Kid ed Alika.
SCHEDA FILM

Regia: Mino Loy, Luciano Martino

Attori: Sidi Del Burgo, Dada Gallotti, John Heston - Kid, Claudie Lange - Helene, Emilio Messina, Seyna Seyn, Marisa Traversi, Paul Stevens - Flashman, Micaela Pignatelli, Anne M. Williams, Jacques Ary - Commissario

Soggetto: Ernesto Gastaldi

Sceneggiatura: Ernesto Gastaldi

Fotografia: Floriano Trenker

Musiche: Franco Tamponi

Montaggio: Eugenio Alabiso

Scenografia: Riccardo Domenici

Effetti: Cataldo Galiano

Durata: 96

Colore: C

Genere: FANTASCIENZA

Specifiche tecniche: CROMOSCOPE EASTMANCOLOR

Produzione: MINO LOY E LUCIANO MARTINO PER ZENITH CIN.CA

Distribuzione: REGIONALE - GENERAL VIDEO

NOTE
TITOLO FRANCESE: FLASHMAN CONTRE LES HOMMES INVISIBLES
CRITICA
"(...) In Flashman c'è qualche battutina spiritosa e l'imitazione di Batman è onesta quanto possibile. Purtroppo ci sono anche una modestia produttiva e l'insufficienza da parte degli interpreti che costringono il film in una categoria del tutto secondaria (...). Tra gli attori, il francese Jacques Ary, che rifà il verso ai commissari di polizia semideficienti cari al più illustre collega Peter Sellers ". (Anonimo, "Film Mese", n. 8/9 settembre 1966).