EUROPA EUROPA

EUROPA EUROPA

FRANCIA 1990
All'inizio della II guerra mondiale, la famiglia ebrea Perel fugge dalla Germania in Polonia, per sottrarsi alle persecuzioni naziste: poi, allo scoppio del conflitto fra Germania e Urss, il padre manda in Urss i due figli più giovani, Isaak e Salomon, che però rimangono separati ell'attraversare un fiume. Salvato da un soldato russo, Salomon, detto Sally, finisce così in un orfanotrofio a Grodno, dove viene trasformato in un fervente comunista. Durante un attacco tedesco, l'orfanotrofio viene bombardato e distrutto, e Sally, ferito e isolato, è catturato dai tedeschi, al quali dichiara di essere tedesco e ariano, di chiamarsi Joseph Peters e che i bolscevichi gli hanno ucciso i genitori. Egli parla perfettamente il russo e il tedesco, e diventa così interprete, distrugge i suoi documenti e nasconde d'essere circonciso. Sempre con l'angoscia di essere scoperto si confida con Robert, attore omosessuale, che, pur sapendo la verità, non lo tradisce. Mentre tenta di tornare fra i russi, si trova invece in mezzo ad un attacco dei suoi camerati tedeschi ai bolscevichi, e, considerato un eroe del plotone, viene mandato a studiare in una scuola tedesca di élite perchè il capitano Von Laernau e sua moglie vorrebbero adottarlo, non avendo figli. Accompagnato da una matura funzionaria del partito, il ragazzo parte per la scuola, e la donna lo seduce in treno, durante l'oscuramento, cosicchè non scopre il suo segreto. Considerato un eroe nella scuola-caserma, Joseph dopo il giuramento di fedeltà ad Hitler, s'innamora di una ragazza, Leni, che gli si offre, ma che egli respinge a motivo della circoncisione. Dopo averla schiaffeggiata, perchè affermava che avrebbe ucciso volentieri tutti gli ebreil, Sally apprende più tardi che Leni, volendo "regalare un figlio alla patria", è ora incinta di un altro uomo. In un affettuoso colloquio con la madre della ragazza, la donna gli dice che ha da tempo intuito ch'egli è un ebreo, ma non lo tradirà. Mentre al comando tedesco cercano invano i documenti del presunto Peters, un bombardamento distrugge tutto. Sally si fa prendere prigioniero dal russi, raccontando da dove viene, ma sta per essere ucciso a causa della uniforme che indossa, quando s'imbatte nel fratello Isaak, che indossa ancora la divisa del lager. Rimasti i soli superstiti della famiglia, i due giovani andranno dagli americani e Isaak procurerà a Sally una divisa del lager, ma gli raccomanda di non raccontare a nessuno la sua incredibile storia. Da quel momento, Sally decide d'essere ebreo per sempre in Israele.
SCHEDA FILM

Regia: Agnieszka Holland

Attori: Bernhard Howe - Feldwebel, Marta Sandro Wicz - Berta, Ashley Wanninger - Gerd, Eric Schwarz - Geothke, Jorg Schnass - Bannfuehrer, André Wilms - Robert, Alesky Awdiejew - Maggiore Sovietico, Wolfgang Bathke - Poliziotto, Martin Maria Blau - Ulmayer, Julie Delpy - Leni, Delphine Forest - Inna La Maestra, Michèle Gleizer - Madre Di Solomon, Marco Hofschneider - Solomon Perl Giovane, Rene Hofschneider - Isaak, Klaus Abramowski - Padre Di Solomon, Holger Hunkel - Kramer, Hanns Zichler - Il Capitano, Piotr Kozlowski - David, Halina Labonarska - Madre Di Leni, Andrzej Mastalerz - Zenek (Giovane Polac, Solomon Perel - Solomon Perel Oggi, Wlodzi Mierz Press - Figlio Di Stalin, Klaus Kowatsch - Schulz, Norbert Schwarz - Schwabe

Soggetto: Sally Perel

Sceneggiatura: Agnieszka Holland

Fotografia: Renata Pajchel

Musiche: Zbigniew Preisner

Montaggio: Isabelle Lorente, Ewa Smal

Durata: 115

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: TRATTO DALLE MEMORIE DI SALOMON PEREL

Produzione: LES FILMS DU LOSANGE - MARGARET MENEGOZ - CCC ----FILMKUNST GMBH - ARTUR BRAUNER -

Distribuzione: ACADEMY PICTURES (1992) - PANARECORD

CRITICA
Tratto dal romanzo autobiografico di Salomon Perel, che oggi vive in Israele, e che nella sequenza finale intona un canto ebraico di pace, il film alterna pagine di grosso spessore a momenti un pò teatrali. La vicenda è certo appassionante, ed il dramma di un ragazzo così giovane e sottoposto ad una costante, tremenda pressione psicologica per non cedere e svelare al primo venuto, emerge con tratti assai nitidi dal film. Il ragazzo appare assai credibile nel suo essere completamente in balia di uno strano destino, che mentre da un lato lo martella con una catena di avvenimenti uno più sconvolgente dell'altro (l'uccisione della sorella, il collegio sovietico, la cattura ad opera dei nazisti, la perdita dei genitori, la pistola puntata alla fronte da parte in un altro ebreo), dall'altro lo salva sempre in extremis dalla morte con impreviste soluzioni che hanno del miracoloso. E non mancano tratti di grottesca ironia, come quando il docente di teoria della razza in collegio lo sceglie per la sua dimostrazione davanti alla classe del "puro tipo ariano"! Un lavoro in sostanza interessante che sa fa portatore di un messaggio di cui la nostra epoca, con i suoi pericolosi rigurgiti di razzismo, ha certamente bisogno. (Segnalazioni Cinematografiche)