È già ieri

SPAGNA 2003
Filippo, un affermato e vanitoso giornalista televisivo, viene mandato a Tenerife per studiare le cicogne. La mattina del 13 agosto succede un fatto straordinario: si sveglia e si accorge che quel giorno è uguale al precedente e così quelli che seguono. Per Filippo si tratta di un'opportunità irripetibile nella vita: correggere gli errori del giorno prima e vivere ogni giorno lo stesso giorno senza conseguenze di sorta.
SCHEDA FILM

Regia: Giulio Manfredonia

Attori: Antonio Albanese - Filippo, Fabio De Luigi - Enrico, Goya Toledo - Rita, Pepón Nieto - Bob, Jacobo Dicenta - Tassista, Beatriz Rico - Candela, Ester Ortega - Marta, Asunción Balaguer - Rosa, Jorge Nunez - Tom, Carlos Lucas Rene - Emerito, Enrique Escudero - Berto, Maria Del Mar Gomez - Lola

Soggetto: Danny Rubin

Sceneggiatura: Valentina Capecci, Giulio Manfredonia, Andres Koppel, Fabio Bonifacci

Fotografia: Roberto Forza

Montaggio: Roberto Martucci

Scenografia: Carlos Bodelon

Costumi: Lia Francesca Morandini

Durata: 99

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Tratto da: Liberamente tratto dal film "Ricomincio da capo" (1992) di Harold Ramis.

Produzione: RICCARDO TOZZI, GIOVANNI STABILINI, MARCO CHIMENZ PER CATTLEYA, FLAMENCO FILMS AND ESTUDIOS PICASSO

Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA (2004)

Data uscita: 2004-01-16

CRITICA
"Caso raro di un remake italiano da un film Usa, 'E' già ieri' viene dal brillante 'Ricomincio da capo', di Ramis, '93, e Antonio Albanese, qui bravo e misurato con i suoi molti a parte malinconici, è il nuovo Bill Murray, solo che al posto della marmotta c' è la cicogna. (...) L' idea un po' folle, magrittiana, un non sense che testimonia com'è dura la routine, non sboccia, resta allo stato di partenza, in un film del bravo Manfredonia, fan del surreale, onesto, simpatico, pieno di buone intenzioni e di doppi fondi attuali, con due belle esotiche; molto bravo, come sempre, Fabio De Luigi." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 17 gennaio 2004)

"E' sempre una traccia suggestiva quella dei racconti fondati sul 'se accadesse' e Giulio Manfredonia è un'intelligenza brillante, già esperta nel cinema malgrado la giovane età, dotata di fiuto verso attori e attrici. Aggiungiamo che sarebbe una buona occasione per Albanese, interessantissimo attore quanto cattivo regista di sé. Ma il film non decolla mai, lo stratagemma della ripetizione si risolve in un film ripetitivo, dalla struttura vacillante, al quale manca decisamente qualcosa per riuscire come le premesse promettevano." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 18 gennaio 2004)