Doppia verità

Listen to Me

USA 1989
In un college americano, il perseverante Tucker Muldowney e la tenace Monica Tomanski, due borsisti che alternano i libri al servizio in cucina, confortati dall'amicizia del giovane Garson McKellar, un aspirante commediografo, e con il valido aiuto del professor Charlie Nichols, si addestrano in dibattiti oratori - ricoprendo alternativamente i ruoli dei difensori pro o contro una tesi - al fine di superare le eliminatorie tra gli stessi universitari, per poi cimentarsi contro i detentori del titolo oratorio dell'Università di Harward, davanti alla Corte Suprema e in pubblica riunione a Washington. In questa sede l'intervento sia di Monica sia di Tucker sul complesso problema dell'aborto è intelligente e meditato: Monica, che confessa di aver abortito dopo essere stata violentata, descrive il tormento segreto della donna sottoposta a torture psicologiche e morali; Tucker invece insiste sul significato ed il valore della vita in assoluto. Malgrado le insidie oratorie dei campioni di Harward, la tesi sostenuta da Monica e da Tucker viene accolta a maggioranza.
SCHEDA FILM

Regia: Douglas Day Stewart

Attori: Kirk Cameron - Tucker Muldowney, Jami Gertz - Monica Tomanski, Roy Scheider - Charlie Nichols, Amanda Peterson - Donna Lumis, Tim Quill - Garson Mckellar, George Wyner - Dean Schwimmer, Anthony Zerbe - Senatore Mckellar, Christopher Atkins - Bruce Arlington, Quinn Cummings - Susan Hooper, Timothy Dang - Bobby Chin, Peter DeLuise - Cameron Sweet, Jason Gould - Hinkelstein, Jon Matthews - Braithwaite, Christopher Rydell - Tom Lloynd, Tom Schanley - Stewart Shields, Dan Schneider - Nathan Gore, Yeardley Smith - Cootz, Moon Unit Zappa - Longnecker, Ron Masak - Sig. Tomanski, Dottie Archibald - Sig.ra Tomanski, Jamie Kantrowitz - Sorellina di Monica, Barbara Pilavin - Zia di Monica, Francine Selkirk - Zia di Monica, Rance Howard - Sig. Tucker, Sean Stewart, Stephanie Copeland - Kenmore Cheerleader, Jodi Engleman - Kenmore Cheerleader, Francine L. Julius - Kenmore Cheerleader, Alison Morgan - Kenmore Cheerleader, Traci L. Murray - Kenmore Cheerleader, Kenneth Patterson - Nonno di Garson, Thomas Heinkel Miller, Priscilla Kovary, Richard Lundin, Jon Lindstrom - Reporter Tv, David Downing, Don Galloway - Allenatore di Harvard, Ed Wright - Giudice Patterson, R. Norwood Smith - Giudice Goodman, Dave Gilbert - Giudice Tarlton, Mary Gregory - Giudice Brooderworth, Martin West - Giudice Blyleven, Robert A. Chumbrook Jr. - Horny, Mark Christopher Lawrence - Attila, Dylan Stewart - Giocatore di scacchi, Julie Dretzin - Sloan, Dorrie Krum - Tasha, Nancy Valen - Mia, Tammi Urner - Kenmore Cheerleader, Dianne Turley Travis - Madre di Garson, Annette Sinclair - Ragazza alla fontana, Julie Simone - Ragazza alla fontana, Anna Lee - Nonna di Garson, Lilyan Chauvin - Professore francese, Lynn Fischer - Ragazza di Bobby Chin

Soggetto: Douglas Day Stewart

Sceneggiatura: Douglas Day Stewart

Fotografia: Fred J. Koenekamp

Musiche: David Foster

Montaggio: Bud S. Smith, Anne V. Coates

Scenografia: Gregory Pickrell

Costumi: Durinda Wood

Altri titoli:

Bocca su bocca

Durata: 107

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: NORMALE

Produzione: MARTIN BREGMAN PER WEINTRAUB ENTERTAINMENT GROUP

Distribuzione: COLUMBIA TRI STAR FILMS ITALIA (1990) - COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEO

CRITICA
"Il titolo italiano 'Doppia verità' si riferisce a un'arte del dire che si esercita indifferentemente a favore o contro un argomento: l'importante è la capacità dialettica dimostrata. Però se il film mediocremente scritto e girato da Douglas Day Stewart ha un suo piccolo interesse sociologico è proprio perché sostiene come unica verità un'allarmante posizione ideologica. Strani Anni Novanta: a Est crollano i muri e a Ovest c'è chi vuole rifondare la struttura morale di un Paese sostenendo che libertà equivale a irresponsabilità." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 24 Giugno 1991)

"Con una materia interessante, la vocazione sulla dialettica messa a disposizione di qualsiasi causa come torna pura, e un'ambientazione con fulcro pedagogico, il regista è riuscito a fare un maldestro melodramma con la stessa struttura dei film di vittoria (è una categoria che nel cinema americano va ben al di là del genere sportivo...) : 1) presentazione dei conflitti dei personaggi collegati alla gara, che può essere anche soltanto psicologica; 2) assaggio, tra piccole vittorie e sconfitte, delle abilità degli eroi; 3) crisi emotiva dei protagonisti per agganciare definitivamente la tenerezza del pubblico; 4) soluzione finale dei conflitti nella vittoria all'ultimo istante. Il tema del dibattito conclusivo davanti alla Corte Suprema per battere l'Università di Harvard? L'aborto. Chi vince? Se leggete la pagina degli esteri dei giornali non è difficile indovinare." (Silvio Danese, 'Il Giorno', 29 Giugno 1991)