DINANZI A NOI IL CIELO

Tom, figlio di un maresciallo d'aviazione decorato con medaglia d'oro nella guerra mondiale, non mostra grande interesse per l'aviazione militare, il che costituisce una dolorosa delusione per suo padre. La madre naturalmente vede la cosa con altri occhi e se Tom non ha la passione per il volo, essa non ne è desolata; ma fra padre e figlio c'è una certa freddezza. Il giovanotto è studente e le aspirazioni, che egli condivide con una schiera di amici e di amichette, sono molto diverse da quelle che il valoroso maresciallo vorrebbe vedere in lui. Accade un giorno che Tom assista per caso alle manifestazioni di una giornata di propaganda aviatoria e quello che vede, e ancora più quello che sente da alcuni reduci della grande guerra, desta in lui quell'appassionato interesse per l'aviazione, che anima ancora suo padre, dopo avergli ispirato eroiche gesta. Con grande soddisfazione del maresciallo Tom decide d'iscriversi all'Accademia Aeronautica. Questa improvvisa decisione addolora la madre e dispiace anche all'amichetta di Tom, che gli mette il broncio, ma poi gli perdona ed insieme alla madre gli è vicina e lo rincuora nella difficoltà e nelle asprezze, di cui è costellata la vita dell'allievo pilota. Tom dimostra però che buon sangue non mente ed alla fine del corso consegue brillantemente l'abilitazione al pilotaggio. In seguito ad un incidente sopravvenuto durante una normale esercitazione. Tom è costretto ad atterrare su un ghiacciaio del Gran Sasso e le condizioni atmosferiche impediscono l'invio di soccorsi. Suo padre si offre di lanciarsi col paracadute in soccorso del figlio e per quanto la cosa non sia contemplata dal regolamento, il Comandante del campo collabora col maresciallo. L'episodio si conclude nel migliore del modi e il giorno della consegna delle aquile ai giovani piloti, il vecchio maresciallo è orgoglioso di poter consegnare al figlio la sua aquila.