DIMMI CHE FAI TUTTO PER ME

ITALIA 1976
Francesco Salmarani medico affermato di Treviso, all'improvviso si trova con il conto in banca scoperto poiché il padre di sua moglie è giunto dall'America esigendo l'acquisto di una grossa villa palladiana. Stanco della moglie, Francesco si consola con Paola e poi si lascia irretire dalla giovanissima e bella Mary, giunta come governante e amante del suocero. La necessità di ricoprire le falle amministrative e il sogno di fuggire con Mary, inducono il dottore a organizzare un colpo ai danni del suocero che, legato alla mafia, è riuscito a trasferire in villa un ingente patrimonio in dollari, sottratto alla banda. L'affare, però, si complica poiché nella stessa notte convengono lo spiantato bancario Felegatti e un complice, due mafiosi alla ricerca del malloppo e lo stesso figlio del Salmarani. La presenza del ragazzo permette al commissario di scagionare il genero, Mary e il Felegatti, della morte del vecchio mafioso. Tuttavia, tutti rimarranno privi del tesoro sognato che toccherà a Mary e al figlio del Salmarani che fuggono insieme.
SCHEDA FILM

Regia: Pasquale Festa Campanile

Attori: Johnny Dorelli - Dr Francesco Salmarani, Pamela Villoresi - Mary Mancini, Andréa Ferréol - Miriam Salmarani, Jacques Dufilho - Spinacroce, Grazia Maria Spina - Paola, Pino Caruso - Commissario, Stefano Amato - Mino Salmarani, Enzo Robutti - Felegatti, Nando Murolo - Robby, Nanni Svampa - Biondino

Soggetto: Suso Cecchi d'Amico, Piero Chiara

Sceneggiatura: Pipolo , Castellano

Fotografia: Franco Di Giacomo

Musiche: Armando Trovajoli

Montaggio: Antonio Siciliano

Scenografia: Guido Josia

Costumi: Danda Ortona

Effetti: Giovanni Corridori

Durata: 100

Colore: C

Genere: GIALLO COMMEDIA

Specifiche tecniche: VISTAVISION TELECOLOR

Tratto da: UN RACCONTO DI PIERO CHIARA

Produzione: LEO PESCAROLO PER EURO I NTERNATIONAL FILMS

Distribuzione: EURO INTERNATIONAL FILMS

NOTE
AIUTO REGISTA: NERI PARENTI.
GIRATO A TREVISO, PIAZZOLA SUL BRENTA E DINTORNI.
CRITICA
"Da un racconto di Piero Chiara, una divertente pur se scontata pochade di lana grezza, firmata dal talvolta geniale e spesso dispersivo Pasquale Festa Campanile. Catastrofici capitomboli, facciate a pieno muso su porte aperte all'improvviso, ripetuti scambi di persona, innumerevoli schiaffoni sul bersaglio sbagliato, con il povero Johnny Dorelli costretto a fare il saltimbanco, sia pure con la consueta classe. Il titolo è carino anche se c'entra poco o nulla con la flebile storiellina". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 25 giugno 2003)