DELIRIA

ITALIA 1987
Un gruppetto di ballerini agli ordini di Peter Collins, un isterico regista, sta provando un balletto di cui fa parte Alicia. In una sera di pioggia questa, recatasi con Betty (la sarta di scena) in un ospedale per una storta, vede in un letto Irving Wallace, uno squartatore di donne, finalmente arrestato e ora sotto controllo. Al rientro in teatro, Betty viene assassinata (è Wallace che, narcotizzato un infermiere, è fuggito e si aggira in città). Da quel momento il gruppo degli artisti passa ore di terrore nei vasti ambienti del teatro, poiché per ragioni di sicurezza il regista ha fatto nascondere la chiave della uscita di servizio e - morta subito colei che l'ha messa da qualche parte - la suddetta chiave non si trova. Purtroppo anche l'assassino ha fatto in tempo a penetrare nell'interno del vasto edificio: messosi un mascherone da barbagianni, egli elimina crudelmente uno ad uno tutti i presenti. All'alba non è rimasta viva che Alicia, più che scioccata dalla plurima tragedia, la quale però, dopo che la Polizia ha portato via i morti, torna in teatro per recuperare un suo prezioso orologio. Il maniaco sessuale, già dato per bruciato a suggello del massacro, è invece ancora vivo: il custode negro, che al mattino ha ripreso servizio, riesce ad ucciderlo con una rivoltellata tra gli occhi. Alicia è salva.
SCHEDA FILM

Regia: Michele Soavi

Attori: David Brandon - Peter Collins, Dom Fiore, Mickey Knox, Giovanni Lombardo Radice - Irwing Wallace, Clain Parker, Barbara Cupisti - Alicia, Loredana Parrella

Soggetto: Luigi Montefiori

Sceneggiatura: Luigi Montefiori

Fotografia: Renato Tafuri

Musiche: Simon Boswell

Montaggio: Rosanna Landi

Durata: 89

Colore: C

Genere: THRILLER

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: FILMIRAGE

Distribuzione: D.M.V. (1987) - AVO FILM

NOTE
REVISIONE MINISTERO GENNAIO 1995.
CRITICA
Di rozza fattura e assolutamente truculento il film non offre nulla di nulla, a parte qualche inevitabile guizzo provocato dal terrore e le apparizioni del maniaco assassino. Non poche le grossolanità anche verbali. (Segnalazioni Cinematografiche)