DECAMEROTICUS

ITALIA 1972
Il film è composto dei seguenti episodi: 1) Saputo che il marito si è sostituito al confessore per conoscere i suoi tradimenti, la moglie gli lascia credere che un frate viene a trovarla ogni notte. Così, mentre il geloso invece di dormire passa tutta la notte sull'uscio di casa, la donna può ricevere liberamente l'amante nella propria camera e il giorno dopo riesce anche a convincere lo stesso marito della sua fedeltà. 2) Il giudice Volfardo, per vendicarsi delle continue burle di Lambertuccio, capo delle guardie, invita Leonetto, un giovane per cui le donne spasimano, ad approfittare della di lui moglie. Ma tutto si risolve a suo danno, in quanto è invece la moglie dello stesso Volfardo a ricevere come amante sia Leonetto che Lambertuccio. 3) Mentre il marito di Domitilla manda il garzone nel proprio letto per poter dormire con la fantesca Nardella, la moglie propone la stessa sostituzione alla fantesca. Cosicché Nardella si ritrova col suo innamorato, mentre Domitilla riceve le effusioni del marito. 4) Don Casimiro accetta di far curare la moglie da Don Ciccillo, un venditore di impiastri il quale non fa altro che approfittare della donna, sotto gli occhi del marito credulone. 5) Messer Ciccio e Messer Gerbino, due mercanti costretti per lungo tempo lontano da casa, si scambiano le confidenze sul come non farsi tradire dalle proprie mogli, cosicché ognuno riesce a farsi gioco dell'altro.
SCHEDA FILM

Regia: Pier Giorgio Ferretti

Attori: Umberto D'Orsi, Pupo De Luca, Orchidea De Santis, Sandro Dori, Marina Fiorentini, Edda Ferronao, Pino Ferrara, Riccardo Garrone, Aldo Bufi Landi

Soggetto: Giorgio Mariuzzo

Sceneggiatura: Giorgio Mariuzzo

Fotografia: Anton Giulio Borghesi

Musiche: Berto Pisano

Montaggio: Pier Giorgio Ferretti

Durata: 96

Colore: C

Genere: COMICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICA TECHNICOLOR

Produzione: FLORA NATIONAL

Distribuzione: VARIETY

CRITICA
Il film, che si dice ispirato a novelle del Boccaccio, Aretino e Bandello, senza nesso tra loro, ritrova un filo conduttore unicamente nella ricerca di situazioni licenziose e lascive, cui offre un notevole contributo il dialogo di una volgarità e rozzezza senza pari, e una quantità di scene esibizionistiche e sensuali ormai adusate in opere del genere. Di fronte a questo, passano in secondo ordine persino le melensaggini della interpretazione e l'insulsa regia. Resta la pretestuosa ambientazione. Inutile dire che il tutto è inqualificabile e moralmente negativo. (Segnalazioni Cinematografiche).