CRISTIANA MONACA INDEMONIATA

ITALIA 1973
Durante un viaggio in aereo da Atene a Roma la giovane e spregiudicata Cristiana figlia di una prostituta d'alto bordo e il suo amico Luca si congiungono per scommessa sotto gli occhi degli altri passeggeri. Proseguendo il suo volo, l'aereo incappa in una tempesta e sta per precipitare. Terrorizzata, Cristiana fa un voto: se Dio verrà in suo soccorso lei gli dedicherà la sua vita facendosi monaca. L'aereo non cade e Cristiana entra in convento Cattiva novizia si concede a un pittore, Massimo; fa amicizia con una suora Angelica di altrettanto incerta vocazione; si ritrova di nuovo tra le braccia di Luca, rifugiatosi nel convento per sfuggire alla polizia. Quando scopre Luca e suor Angelica abbracciati nella cella campanaria lascia il convento (dove ha appena professato i voti), entra nel giro delle squillo compie un furto sacrilego e infine dopo un inutile colloquio con la pentita suor Angelica - che vorrebbe riportarla sulla buona strada - si sfracella con l'auto precipitando su una scogliera.
SCHEDA FILM

Regia: Sergio Bergonzelli

Attori: Maria Virginia Benati, Bruno Boschetti, Mario Casella, Gregorio Gandolfo, Vassili Karis, Carla Mancini, Magda Konopka, Jerry Ross, Toti Achilli

Soggetto: Sergio Bergonzelli

Sceneggiatura: Sergio Bergonzelli

Fotografia: Antonio Maccoppi

Musiche: Nevil Cameron, Elvio Monti

Montaggio: Vincenzo Vanni

Altri titoli:

VOCAZIONE (LA)

Durata: 102

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: TECHNISCOPE TECHNICOLOR

Produzione: GAST

Distribuzione: REGIONALE - AVO FILM

CRITICA
Si tratta di un ignobile porno-fumetto, in cui il problema delle vocazioni insincere e delle presunte costrizioni della vita religiosa non è che un pretesto per sciorinare al malcapitato spettatore ogni genere di oscenità. Squallido frutto di incultura e di rozzo mercantilismo, il film è un continuo insulto sia alla religione, sia all'intelligenza del pubblico, le cui uniche occasioni di sollievo gli derivano dalle frequenti e del tutto involontarie cadute nel ridicolo che contrassegnano la penosa storiella. (Segnalazioni Cinematografiche).