Cinderella Man - Una ragione per lottare

Cinderella Man

I pugni di Russell Crowe Fuori Concorso per Howard. E' solo l'attore a brillare in un film piatto e poco realistico

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USA 2005
Ispirato alla storia vera del pugile Jim Braddock che, dopo essersi ritirato dalla boxe in seguito ad una serie di sconfitte, non riesce a trovare un lavoro e pian piano deve vendere tutto ciò che possiede per sfamare la propria famiglia. Costretto ad usufruire del sussidio di disoccupazione e disperato per la condizione in cui versa tutta l'America nel pieno della Grande Depressione, Jim decide di tentare il tutto per tutto tornando sul ring. Spinto dall'amore per i suoi figli e per sua moglie Mae è deciso a costruire per loro un domani migliore, batte sul tappeto del Madison Square Garden una delle stelle nascenti del pugilato e comincia a inanellare una serie di vittorie, divenendo in breve tempo un eroe per quanti sognano il riscatto. Sulla scia del successo, Jim arriva all'incontro decisivo, quello contro il campione del mondo dei pesi massimi, Max Baer, famoso per avere ucciso in combattimento due aspiranti al titolo. Jim sale sul ring con pochissime possibilità di vincere mentre i media e l'opinione pubblica gli si stringono intorno sperando di vedere realizzato il miracolo.
SCHEDA FILM

Regia: Ron Howard

Attori: Russell Crowe - Jim Braddock, Renée Zellweger - Mae Braddock, Connor Price - Jay Braddock, Paul Giamatti - Joe Gould, Craig Bierko - Max Baer, Paddy Considine - Mike Wilson, Fulvio Cecere - Arbitro Johnny Mcavoy, Rosemarie DeWitt - Sara Wilson, Matthew G. Taylor - Primo Carnera, Ariel Waller - Rosemarie Braddock, Bruce McGill - Jimmy Johnston, David Huband - Ford Bond, Patrick Louis - Howard Braddock, Linda Kash - Lucille Gold, Nicholas Campbell - Sporty Lewis, Gene Pyrz - Jake, Chuck Shamata - Padre Rorick, Ron Canada - Joe Jeanette, Alicia Johnston - Alice Fox, Troy Amos-Ross - John Henry Lewis, Andrew Stelmack - Fan del 1935, Boyd Banks - Reporter, Ramona Pringle - Pauline, Jake Richards - Reporter, Angelo Tsarouchas - Reporter, Banjamin Rage - Reporter vicino al ring, Nick Smith - Fotografo vicino al ring, Duff MacDonald - Fan del 1935, Tim Eddis - Promoter, Rance Howard - Annunciatore, Judah Katz - Reporter, Richard Lewis (II) - Secondo di Campbell

Soggetto: Clifford Hollingsworth

Sceneggiatura: Akiva Goldsman, Clifford Hollingsworth

Fotografia: Salvatore Totino

Musiche: Thomas Newman

Montaggio: Mike Hill, Daniel P. Hanley

Scenografia: Wynn Thomas

Costumi: Daniel Orlandi

Effetti: Drew Longland, Mark O. Forker, David Isyomin, Digital Domain, & Company

Durata: 144

Colore: C

Genere: SENTIMENTALE DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: BRIAN GAZER, RON HOWARD E PENNY MARSHALL PER IMAGINE ENTERTAINMENT, MIRAMAX FILMS, PARKWAY PRODUCTIONS, UNIVERSAL PICTURES

Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA

Data uscita: 2005-09-09

TRAILER
NOTE
- IL FILM INIZIALMENTE DOVEVA ESSERE DIRETTO DA LASSE HALLSTROM.

- FUORI CONCORSO ALLA 62MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2005).

- NOMINATION OSCAR 2006: MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA (PAUL GIAMATTI), MIGLIOR MONTAGGIO E MIGLIOR TRUCCO (DAVID LEROY ANDERSON, LANCE ANDERSON).
CRITICA
"Campione coraggioso, irriducibile, diventato un simbolo della lotta americana per uscire dalla crisi, Braddock è interpretato davvero bene da un Crowe dimagrito e affinato, con la faccia tonda divenuta triangolare. 'Cinderella Man' è una prova molto interessante di epopea della miseria: l'unico personaggio insopportabile è il solito, la moglie del pugile sempre lagnosa e iettatrice, stavolta Renée Zellweger."(Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 6 settembre 2005)

"'Cinderella Man', cioè Cenerentolo, è un nomignolo insolito per un campione del mondo dei pesi massimi. Il film, che ne racconta la vita, diretto da Ron Howard, è interpretato da Russel Crowe, è stato presentato fuori concorso alla Mostra. Che poteva risparmiarselo, come se l'era risparmiato il Festival di Cannes. E' invece al Festival di Berlino che Howard e Crowe avevano presentato 'A Beautiful Mind', vita di John Nash, premio Nobel per la scienza e miscela di genio e follia. Il film era prolisso, ma incuriosiva più di 'Cinderella man', che per due e mezzo miscela lo stesso personaggio furia sul ring e bontà fuori dal ring." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 6 settembre 2005)

"Ron Howard costruisce il film in funzione degli incontri, prima e dopo il film si rinchiude monotono e senza slanci, ma quando Jim sale sul quadrato, la macchina da presa vola in un corpo a corpo ispirato, irresistibile e contagioso. Riprese dall'alto, dal basso, dal vivo e nel bianco e nero dell'epoca, campo e controcampo fuori e dentro la moviola, scontro reale e metaforico tra stili diversi." (Mariuccia Ciotta, 'Il Manifesto', 6 settembre 2005)

"'Cinderella Man' non è, appunto, un indiscutibile capolavoro bensì solo un gran film popolare. Vale a dire un racconto strappato alla cronaca fotogramma per fotogramma, sceneggiato e recitato con classica precisione, mimetico, nitido e trascinante nella sua progressione, di una presa emotiva primaria eppure acutissimo nell'individuare i gangli storici della questione. (...) L'intrepido Howard, un regista che non mira agli empirei dell'arte e s'ispira piuttosto all'antica lezione populista dei Capra e degli Hawks, tiene sempre in pugno l'apologo ottimistico, ricostruisce alla perfezione fondali e colori, non fa sconti sulla violenza del ring, scolpisce le figure di contorno (tra cui quella della moglie, purtroppo affidata all'insopportabile Renée Zellweger) e crea una suspense tanto più irresistibile quanto più prevedibile (che in questo caso significa letteralmente invocata dallo spettatore)." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 6 settembre 2005)