Chéri-Bibi - Il forzato della Guiana

Chéri-Bibi

FRANCIA 1954
Chéri Bibi è un condannato deportato nel carcere della Guiana. Durante il tragitto, Chéri Bibi riesce ad ammutinare la nave, prendendo il comando dell'intera ciurma. In pieno oceano incontra un naufrago su una zattera, il marchese Maxime, sposato alla bella Cecilia, la donna che Chéri Bibi ha amato in passato e che non ha potuto sposare perchè accusato ingiustamente dell'uccisione del padre. Il marchese Maxime viene ucciso da Kannak, un forzato medico che, grazie al alcuni elementi anatomici del corpo dell'ucciso, sottopone Chèri Bibi ad un'operazione di plastica facciale che ne cambia il volto, dandogli l'aspetto del marchese. Con la nuova identità, Chéri Bibi, si vendica di tutti coloro che gli hanno fatto del male.
SCHEDA FILM

Regia: Marcello Pagliero

Attori: Raymond Bussières - Spaghetto/La Ficelle, Arnoldo Foà - Kanak, Danielle Godet - Cecilia, Carlo Ninchi - Comandante Barrachon, Lea Padovani - La contessa, Albert Préjean - Commissario Constand, Nino Vingelli - Palla di gomma, Nietta Zocchi - La governante, Ubaldo Lay - Conte Pont-Marie, Andree Servilanges - Jacqueline, Jean Richard - Cheri Bibi/Maxime Du Touchais, Gino Scotti - Piccolo Santo, Erminio Spalla - Il rosso, Memmo Carotenuto - Faccia di bronzo, Raf Pindi - Secondo ufficiale

Soggetto: Gaston Leroux - romanzo

Sceneggiatura: Paul Mesnier, Belisario Randone, Marcello Pagliero

Fotografia: Mario Montuori

Musiche: Georges Auric

Montaggio: Giuliana Attenni

Scenografia: Franco Lolli

Durata: 84

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: FERRANIACOLOR

Tratto da: romanzo "La nouvelle aurore" di Gaston Leroux (1918)

Produzione: MARIO DOGLIETTI PER ARIEL FILM (ROMA) - U.C.G., MEMNON FILM, TAURUS FILM (PARIGI)

Distribuzione: MINERVA FILM

NOTE
- STUDI: CINECITTA'.

- ESTERNI A PARIGI (DALL'8 NOVEMBRE AL 7 GENNAIO 1955)
CRITICA
"Il celebre romanzo di Gaston Leroux [...] è stato adattato in maniera originale da Paul Mesnier. E' una satira a lievi tinte del genere melodrammatico, nel quale le situazioni più tragiche sono viste con una punta d'umorismo, spesso appena percettibile [...]". (G. Turquan, "Index de la Cinematographie Francaise 1956", Parigi)