Capitani di ventura

Il Principe Giuliani è incaricato dalla Santa Sede di ritirare dal conte Romualdi di Ancona un tesoro a lui affidato dal Primate della Chiesa d'Oriente. In un valico montano è assalito da una banda di mercenari slavi della Compagnia di Ventura del condottiero teutonico Hans. Nell'imboscata il Giuliani è catturato e la sua scorta trucidata. Il Conte Fulcino, compagno di ribalderie di Hans, viene così in possesso delle lettere credenziali del Papa occorrenti per ritirare il tesoro, e d'accordo con Hans decide di sostituirsi a Giuliani per impossessarsene. L'impresa gli riesce e il Conte Romualdi, venuto a conoscenza dell'inganno, incarica Brunello Montenotte di liberare Giuliani e mettere in salvo il tesoro destinato al Pontefice. Attraverso lunghe peripezie il guerriero porta a termine la sua missione ed è protagonista di cavalleresche imprese tra le quali la liberazione di Rosalba dalle grinfie di Fulcino il quale, avendola sottratta al suo giovane sposo le aveva imposto il "diritto della prima notte". Il film si conclude con la consegna del tesoro al Pontefice, l'arresto di Hans, l'uccisione di Fulcino e l'immancabile idillio tra Brunello e Belinda, pupilla del Duca Mastino di Tolfa, della quale si era invaghito durante una breve permanenza al suo castello.