Blown Away - Follia esplosiva

Blown Away

USA 1994
Il terrorista Ray Gaerity riesce a evadere da un penitenziario irlandese e si nasconde a Boston, all'interno di una vecchia nave in disarmo, la "Dolphin". Quando alla televisione vede un'intervista a Jimmy Dove, il tenente artificiere che ha salvato la vita a una ragazza sottraendola a un attentato dinamitardo, riconosce in lui Liam McGinny, un vecchio compagno di lotta scomparso da tempo, decide di rintracciarlo e di punirlo per aver tradito i loro ideali. Nel frattempo Jimmy ha cambiato vita: ha sposato Kate, vedova con una figlia, e ha deciso di rinunciare al pericolo per dedicarsi all'insegnamento. Quando Ray uccide due uomini della sua squadra, Jimmy è costretto a scendere in campo, mettendo a repentaglio la vita di tutta la sua nuova famiglia.
SCHEDA FILM

Regia: Stephen Hopkins

Attori: Jeff Bridges - Jimmy Dove/Liam McGivney, Tommy Lee Jones - Ray Gaerity, Suzy Amis - Kate Dove, Lloyd Bridges - Max O'Bannon, Forest Whitaker - Anthony Franklin, Stephi Lineburg - Lizzy, John Finn - Capitano Fred Roarke, Caitlin Clarke - Rita, Christofer de Oni - Cortez, Loyd Catlett - Bama, Ruben Santiago-Hudson - Blanket, Lucinda Weist - Nancy, Brendan Burns - Kevin, Patricia A. Heine - Connie, Ken Kerman - Guardia carceraria, Josh McLaglen - Guardia carceraria, David U. Hodges - Carcerato, Robert 'Bobby Z' Zajonc - Pilota dell'elicottero, Alan D. Purwin - Pilota dell'elicottero, Dee Nelson - La madre, Judd Daniel King - Justin, Chris O'Neill - Boyle, Whitney Cline - Babysitter, Michael Macklin - Reporter televisivo, Sara Edwards - Reporter televisivo, Faleena Hopkins - Ragazza irlandese, Evelyn Lee-Jones - Cantante gospel, Cuba Gooding Jr. - Componente della squadra (non accreditato

Soggetto: John Rice, Joe Batteer, Jay Roach

Sceneggiatura: Joe Batteer, John Rice

Fotografia: Peter Levy

Musiche: Alan Silvestri

Montaggio: Tim Wellburn

Scenografia: John Graysmark

Arredamento: Peg Cummings

Costumi: Joe I. Tompkins

Effetti: Hans Metz, Stephanie Powell, Makeup Effects Laboratories Inc.

Durata: 108

Colore: C

Genere: AZIONE

Specifiche tecniche: SCOPE

Produzione: JOHN WATSON, RICHARD LEWIS, PEN DENSHAM

Distribuzione: U.I.P. (1994) - MGM HOME ENTERTAINMENT - DVD:MGM HOME ENTERTAINMENT

CRITICA
"Il meccanismo psicologico è dei più elementari, ma offre qualche momento di suspense col ticchettio della bomba che scandisce i secondi, come nella bella scena iniziale della fuga da galera con Lee Jones bianco come un vampiro in crisi di astinenza. Il tutto si svolge a Boston (con i ricordi di una Belfast speriamo oggi superati dai tempi), dove il nostro Jeff Bridges, un poco in ristrettezze espressive, andrebbe anche in pensione anticipata se non ci fosse pericolo di vita per sé e famiglia. La sceneggiatura di Batteer e Rice non si spreme le meningi per trovare qualcosa che non sia già codificato da decenni di thriller giocati a due: professionistmo ad alto budget, 'ralenti' al momento giusto, ma emozione frenata, Anche se la regola applicata è quella giusta, hitchcockiana: date modo al pubblico di sapere una cosa in più del protagonista e scatterà la paura." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 6 settembre 1994)

"Fuoco, cammina con loro. Petardi e mortaretti over size la fanno naturalmente da padroni, in questo pirotecnico e un po' troppo autocompiaciuto giocattolo, misurabile in decibel più che in stellette. Ciò non toglie che tanto Jeff Bridges quanto T.L. Jones, gareggiando in moderazione, riescano di tanto in tanto a disinnescare gli eccessi dinamitardi (qualcuno ha contato la bellezza di 103 esplosioni) a favore di una tensione emotiva più serpeggiante che detonante; Hopkins tenta in un paio di occasioni di emulare con una certa eleganza Hitchcock, evocando cupe minacce in innocui oggetti domestici e mirando alla citazione ('L'uomo che sapeva troppo') nel sinfonico finale. Ma non ha ancora abbastanza fuoco nelle vene." (Stefano Martina, 'Il Messaggero', 9 settembre 1994)

"Passabile film d'azione, che mira al sodo dello spettacolo senza rinunciare al profilo (un po' sommario) dei caratteri, innestando sulla vicenda principale un'improbabile storia di terrorismo politico. Il simpatico Jeff Bridges tiene a balia l'arzillo papà Lloyd: il ruvido e scorbutico Tommy Lee Jones ha la faccia perfetta per il ruolo del cattivo". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 1° luglio 2003)