Blood

3/5
Raffinato dramma psicologico: il cast c'è, ma l'emozione latita

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GRAN BRETAGNA 2013
Una giovane ragazza viene brutalmente assassinata e le accuse ricadono su Jason Buliegh, già condannato per molestie. Quando Jason viene rilasciato temporaneamente per mancanza di prove, i due fratelli poliziotti che avevano seguito le indagini decidono di farsi giustizia da soli e lo uccidono facendone perdere le tracce. Saranno costretti a mentire ai loro stessi colleghi, quando il vero responsabile dell'omicidio della ragazza verrà catturato e si apre la caccia ai giustizieri di un uomo innocente. Mentre il cerchio si stringe attorno ai due fratelli, rimane una sola e unica scelta...
SCHEDA FILM

Regia: Nick Murphy

Attori: Paul Bettany - Joe Fairburn, Mark Strong - Robert Seymour, Brian Cox - Lenny Fairburn, Stephen Graham - Chrissie Fairburn, Ben Crompton - Jason Buleigh, Zoë Tapper - Jemma Venn, Adrian Edmondson - Tom Tiernan, Natasha Little - Lily Fairburn, Patrick Hurd-Wood - Dominic, Nick Murphy - Sports Master, Stuart McQuarrie - David Saddler, Daniel Pemberton - Chitarista ubriaco, Sandra Voe - Sandra Buleigh, Nick Pearse - S.O.C.O., Jasper Britton - Daniel Telphen, Claire Harris - Natalie, Danny McEvoy - Sammy, Erinna Delaney - Madre di Darrell, Elizabeth Lowe - Judy Drinkle, Naomi Battrick - Miriam Fairburn

Sceneggiatura: Bill Gallagher

Fotografia: George Richmond

Musiche: Daniel Pemberton

Montaggio: Victoria Boydell

Scenografia: Cristina Casali

Arredamento: Anita Gupta

Costumi: Michele Clapton

Effetti: Lip Sync Post

Durata: 100

Colore: C

Genere: THRILLER PSICOLOGICO

Specifiche tecniche: ARRICAM LT, 35 MM, SUPER 35 (3-PERF)

Produzione: NEAL STREET PRODUCTIONS, RED PRODUCTION COMPANY, QUICKFIRE FILMS, BBC FILMS, IM GLOBAL

Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES

Data uscita: 2013-06-27

TRAILER
CRITICA
"Adattamento di una serie che il regista Nick Murphy riempie di malinconia, colori tristi, ambienti moralmente disabili, inquadrando conflitti in casa e fuori. Gruppo di famiglia all'inglese con Bettany e Graham al meglio, detective story piovosa e pessimista." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 27 giugno 2013)

"Ambientato sull'estuario di un fiume dove il tempo sembra aver azzerato le lancette, 'Blood' è un film gravido di presagi, gravido di nuvole temporalesche ma soprattutto gravido di sensi di colpa. Il che ha indotto alcuni commentatori ad accostarlo, un po' affrettatamente a 'Mystic River' di Clint Eastwood; con cui, in realtà, non ha molto in comune. Il cadavere di una ragazzina assassinata mette la polizia sulle tracce di Jason, balordo con precedenti per molestie; ma, in mancanza di prove, l'uomo è rilasciato. Ciò non sta affatto bene a due ispettori della polizia investigativa, i fratelli Joe e Chrissie Fairburn. Decisi a ottenerne la confessione, i detective sequestrano il 'loro' colpevole; in un impeto d'ira, Joe finisce per trasformarsi in giustiziere. Allorché il vero responsabile del delitto è scoperto, per lui e il fratello ha inizio una discesa all'inferno. Un paradosso che lasciava intravedere più di un rischio; fortunatamente lo sceneggiatore Bill Gallagher e l'impegno di tutto il cast rendono la situazione credibile quanto basta." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 27 giugno 2013)

"Quando fuori l'afa incombe, che c'è di meglio di un bel thriller piovoso per provare qualche brivido? 'Blood' («sangue») si svolge in una delle zone meteorologicamente più nefaste dell'Inghilterra, ed è costruito su una bella idea di sceneggiatura (...). Prodotto da Sam Mendes ('American Beauty', l'ultimo 007 'Skyfall'), 'Blood' è diretto da Nick Murphy, uno di quei registi a noi sconosciuti ma con un curriculum da spavento: ha una lunga filmografia televisiva e ha sceneggiato tra l'altro alcuni episodi di 'Rome', la serie tv che ha spopolato anche su Sky Italia. Il film ha una sua rocciosa solidità grazie anche agli attori: Paul Bettany e Brian Cox non sembrano (a vederli) fratelli, ma hanno una credibilità assoluta grazie a quella cosa misteriosa che si chiama «talento». Una qualità che, fra gli attori inglesi, si misura a tonnellate." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 27 giugno 2013)

"Con i sensi di colpa Paul Bettany ha un rapporto particolare. Prete bladerunneriano ma disubbidiente in 'Priest e angel' o maledetto nell'apocalittico 'Legion', l'attore inglese che presta la voce a Jarvis in 'Iron Man' e in 'The Avengers', il Silas de 'Il codice Da Vinci', ha fatto del supplizio interiore una sorta di marchio di fabbrica. Non fa eccezione 'Blood' di Nick Murphy, thriller psicologico di una certa ambizione che rievoca in alcuni punti i deliri noir di 'The Red Riding Trilogy'. (...) Retto completamente dalle interpretazioni di attori al meglio che masticano un inglese duro e cupo, 'Blood' è a tratti un noir schiettamente coinvolgente. Scavato come uno studio caratteriale di personaggi spinti al margine della propria sanità mentale, il film di Nick Murphy rifugge l'approccio maggioritario in voga nel genere ma pecca purtroppo di un eccesso di zelo nel sottolineare con psicologismi a tratti davvero ridondanti le angosce dei protagonisti. La strisciante paranoia dürrenmattiana - il tutore della legge che deve arrestare se stesso perché è venuto meno alla promessa fatta - offre naturalmente il fianco agli interpreti per una serie di scene madri notevoli il cui effetto complessivo, però, rischia di essere attutito dalle insistenze della sceneggiatura che s'ostina a volere spiegare ogni singolo moto dell'anima dei protagonisti. Nonostante questi limiti, il film evidenzia una piacevole robustezza narrativa. Un mondo di uomini duri e soli che ha perso la strada si specchia in una natura se non ostile di certo indifferente nei confronti dei loro tormenti, Murphy dal canto suo piuttosto che tentare di inseguire modalità espressive consunte dal riciclo costante, sembra rifarsi al grigio realismo britannico seguito alla sbornia psichedelica degli swinging sixties. L'ombra del padre che s'allunga su Joe e Chrissie, interpretato dal sempre eccellente Brian Cox, conferisce ulteriore forza alla dimensione biblica del film. La stazione di polizia, dove Joe tenta in tutti i modi di sviare le indagini sino a quando la sua coscienza non lo ferma, diventa così l'immagine di un Paradiso imperfetto, dove i tutori della Legge, inebriati dal loro potere, diventano i principali nemici della Giustizia. D'altronde 'Blood' pone un quesito semplice: come stare dalla parte della Legge senza offendere la Giustizia. Come un pilot di una serie tutta da fare, 'Blood' conferma, nonostante i suoi limiti, il buon stato di salute del cinema di genere britannico degli ultimi anni. Coinvolgente noir ambientato nel mondo di solitari tutori dell'ordine inebriati dal potere." (Giona A. Nazzaro, 'Il Manifesto', 27 giugno 2013)

"Piacerà agli appassionati del giallo d'atmosfera, dove il paesaggio (orrido, deprimente) recita assieme ai personaggi. 'Blood' è tra i migliori esempi. Ottima sceneggiatura (di Bill Gallagher) ottimissima recitazione (tra i molti litiganti, vince Mark Strong lo sbirro che marca stretti i «giustizieri»." (Giorgio Carbone, 'Libero', 27 giugno 2013)

"Noir poco ambiguo che diventa più dramma che thriller. Fotografia sublime ma finale prevedibile." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 27 giugno 2013)