Annie Parker

Decoding Annie Parker

4/5
Biopic intelligente, scritto con grande equilibrio e con una maestosa Samantha Morton

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USA 2013
Da bambina, Annie Parker viveva una tranquilla e spensierata esistenza con i suoi genitori e la sorella maggiore. Poi, in un pomeriggio di autunno del 1976 tutto è irrimediabilmente cambiato. Nello stesso periodo, lontano da lì, la brillante ricercatrice Mary-Claire King sta per fare la scoperta che sarà considerata una delle più importanti del XX secolo in campo scientifico e che salverà milioni di vite, tra cui quella della stessa Annie Parker. Infatti, appena ventenne, Annie ha già perso la madre e la sorella a causa di un cancro al seno e anche lei è destinata a subire la stessa sorte. Annie vede così ancora una volta il suo mondo crollare e inizia a perdere tutto quello che ha di più caro: il rapporto con il marito Paul, il figlio, gli amici. Tuttavia, spinta da una forza vitale, Annie ingaggerà una coraggiosa lotta con la malattia, determinata a sopravvivere. Nel frattempo, anche la dottoressa Mary-Claire King si ostinerà caparbiamente a portare avanti la sua, di lotta: quella per affermare di fronte ai colleghi della comunità scientifica le sue nuove scoperte per la cura contro alcuni tipi di cancro, una scoperta basata sul collegamento genetico e fortemente contrastata dai suoi colleghi. Basato su una storia vera è il racconto di due donne ostinate che testimonieranno quanto molte scoperte vadano oltre i meri esperimenti scientifici.
SCHEDA FILM

Regia: Steven Bernstein

Attori: Helen Hunt - Dott.ssa Mary-Claire King, Samantha Morton - Anne Parker, Aaron Paul - Paul, Alice Eve - Louise, Maggie Grace - Sarah, Rashida Jones - Kim, Chris Mulkey, Richard Schiff - Allen, Marley Shelton - Joan Parker, Corey Stoll - Sean, Bradley Whitford - Marshall Parker, Kate Micucci - Rachel, Ben McKenzie - Tom, Bob Gunton - Dott. Benton, James Tupper - Steven, Mageina Tovah - Ellen, Benjamin Stockham - William bambino, Spencer Garrett - David, Olivia Rose Keegan - Joan adolescente, Joanne Baron - Florence, Ryan Wynott - William Parker a 12 anni, Brie Bernstein - Miriam, Jade Duncan - Annie Parker bambina, Joseph White (II) - William a 17 anni

Sceneggiatura: Adam Bernstein, Steven Bernstein, Michael Moss

Fotografia: Ted Hayash

Musiche: Steven Bramson

Montaggio: Douglas Crise

Scenografia: Alex Hajdu

Arredamento: Dorit Hurst

Costumi: Karyn Wagner

Effetti: Clark Graff

Durata: 91

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNISCOPE (1:2.35)

Produzione: STEVEN BERNSTEIN, CLARK PETERSON, KEITH KJARVAL PER UNIFIED PICTURES, IN ASSOCIAZIONE CON FAWKES PARTNERS, RIX PIX, MEDIA HOUSE CAPITAL, NOLAN MCDONALD FILMS

Distribuzione: KOCH MEDIA (2014)

Data uscita: 2014-10-30

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CRITICA
"La coraggiosa e mai ricattatoria interpretazione di Samantha Morton (Annie Parker) nei panni di una donna (vera) che combatte contro il cancro al seno vale la visione di un film che si tiene in un equilibrio delicato tra la fiction, il mélo e la divulgazione scientifica della osteggiata teoria ereditario genetica di certi tumori. Diretto dall'ex direttore della fotografia Steven Bernstein, la storia alterna momenti molto dolorosi con qualche sprazzo di humour ed è uno spaccato istruttivo e non comodo delle relazioni di coppia (...). Brave le signore, la dottoressa Helen Hunt (brillante ricercatrice) e il combattuto Aaron Paul, noto per il ruolo di Jesse Pinkman nella serie televisiva 'Breaking Bad'." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 6 novembre 2014)

"I film onesti non sono necessariamente grandi film. Qui il meglio consiste nell'interpretazione di Samantha Morton, il cui personaggio si prende il titolo e l'attenzione prevalente di Bernstein, 'cinematographer' passato alla regia. Incerto sul tono da adottare, il regista (e sceneggiatore e produttore) mette in scena un film indie ambizioso ma discontinuo, squilibrato tra vicende personali e ricerca medica e che varia dal docudrama al mélo più qualche innesto di humour nero. Da ammirare, comunque, per il coraggio con cui assume un argomento non a priori destinato al successo commerciale." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 30 ottobre 2014)

"Cosa eleva Annie Parker al di sopra del drammone a base di malattia? Samantha Morton. La sublime britannica lanciata da Woody Allen con 'Accordi e disaccordi', e rapata da Spielberg in 'Minority Report', torna calva nel ruolo di una combattiva americana in lotta con il cancro dal 1972 al 1981. Mentre lei si sottopone a chemio sfiancanti senza perdere la voglia di sorridere e amare (il marito sarà meno forte), ecco che assistiamo in parallelo alla faticosa ricerca di un medico anaffettivo (brava Helen Hunt ad essere odiosa nei panni della celebre Mary-Claire King) all'inseguimento di una possibile tracciabilità genetica del cancro al seno. (...) Bel film, per niente strappalacrime. Morton divina." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 30 ottobre 2014).

"Da una storia vera. (...) Poco importa che il film abbia diverse pecche. Qui, conta solo l'importante messaggio di speranza per tante donne nel mondo." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 30 ottobre 2014)