La giovane casalinga Angie Scacciapensieri, di origini italoamericane, dopo un'infanzia ribelle e fantasiosa, durante la quale ha idealizzato fino a farsene un mito il ricordo della madre che - a detta dei vicini - avrebbe abbandonato marito e bambina non si sa perché, si è "messa" con Vinnie, un idraulico alquanto rozzo e primitivo, ma affettuosissimo, dal quale attende un figlio, ma che rifiuta di sposare, sdegnando le sollecitazioni dei familiari. Non rifiuta la maternità, ma intende provvedere da sola al nascituro. Estrosa e inquieta, accetta nondimeno la corte di Noel, un avvocato colto e benestante con caratteristiche opposte a quelle del maldestro e ruvido Vinnie, che non esita ad abbandonare, non appena le comunica di aver acquistato - senza averla consultata - la casa in cui abitare. Confortata dalla migliore amica, Tina (il cui menage è tutt'altro che roseo, ma accettato senza traumi da costei, con energico realismo), Angie arriva al momento del parto, in un affollarsi congestionato di parenti, amici e vicini, e dà alla luce un maschietto, leggermente malformato. Il neonato pare rifiutare di attaccarsi al seno di Angie, segnale che lei interpreta impulsivamente come rifiuto della sua persona. Appena vede che Kathy, la matrigna (seconda moglie del padre, da lei mai accettata), riesce a far succhiare il biberon dal piccino, sentendosi come esautorata dai propri diritti materni, disgustata anche perché abbandonata da Noel, fugge precipitosamente alla ricerca della madre, ma deve prendere atto che costei è una povera ammalata affetta da schizofrenia e chiusa in un desolante mutismo. La donna, che vive circondata dalle fotografie della figlia bambina, brucia quella conservata gelosamente da Angie e che questa le porge per scuoterla, distruggendo, quasi simbolicamente, la sua immagine. Tornata in città, Angie corre all'ospedale dove il piccolo ha la polmonite ed è in coma. Rappacificatasi col padre e scusatasi con Kathy, che l'ha accolta ancora una volta affettuosamente, supplica il suo bambino in coma di destarsi ed accettarla come madre: al mattino il suo desiderio viene esaudito.
SCHEDA FILM
Regia: Martha Coolidge
Attori: Geena Davis - Angie Scacciapensieri, Stephen Rea - Noel Riordan, Aida Turturro - Tina, James Gandolfini - Vinnie, Michael Rispoli - Jerry, Jenny O'Hara - Kathy, Philip Bosco - Frank Scacciapensieri, Betty Miller - Joanne
Soggetto: Avra Wing
Sceneggiatura: Todd Graff
Fotografia: Johnny E. Jensen
Musiche: Jerry Goldsmith
Montaggio: Steven Cohen
Scenografia: Mel Bourne
Costumi: Jane Robinson
Altri titoli:
Una donna tutta sola
Angie
Durata: 108
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI
Tratto da: romanzo di Avra Wing
Produzione: LARRY BREZNER, PATRICK MCCORMICK
Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA (1994)
CRITICA
"Angie - una donna tutta sola è un film che parte bene, con un ritmo spigliato, molte battute da annotare, un dialogo che rimbalza sui caratteri come una partita di tennis, precisione di contorni e di osservazioni psico ambientali: vi circola dentro l'aria del tempo. E poi la gravidanza diventa un colpo di scena continuo. Nella seconda parte, dietro l'apparenza spregiudicata, viene fuori il melodrammone, c'è un sovrappeso di lacrime e di colpi avversi del fato ma chi è ormai cascato dentro nella storia, e noi siamo tra questi, seguirà con interesse il calvario di questa giovane, anonima eroina del post femminismo del Duemila. Cui Geena Davis, una ragione di più, offre occhi vibranti, modi bruschi, evidenziando anche una nascosta gentilezza d'animo che è la ricchezza interiore del personaggio. E in quanto agli attori è una piccola manna, perché sono tutti perfetti e da ricordare: Aida Turturro, altra donna tutta sola e anche sovrappeso, James Gandolfini, nome onomatopeico al ruolo, Philip Bosco oltre allo Stephen Rea della Moglie del soldato, che fa il borghese che lotta un po' con la classe sociale ma alla fine si tira indietro." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 15 maggio 1994)
"Le rivolte, le reazioni, i puntigli di Angie, tenuti sempre in primo piano, hanno spesso i segni giusti, soprattutto quando sulle occasioni patetiche (o solo sentimentali) prendono il sopravvento gli spunti umoristici, anche con un certo sapore. Certo il respiro del racconto spesso è un po' incerto, se non addirittura zoppicante, e quelle lunghe soste sui vari stadi della gravidanza rischiano qua e là di interrompere i climi svelti cui si vorrebbe indirizzare l'azione, ma riesce a sostenerli e allegerirli la presenza di Geena Davis nelle vesti di Angie: ora briosa ora energica, con impennate tensioni e sfumature dosate sempre con sapienza: in cifre, specie nei guizzi ironici, decisamente gustose. Un po' scialbi i due uomini al suo fianco, Stephen Rea e James Gandolfini, colorita e vivida, invece, nei panni di un'amica, Aida Turturro, apprezzata di recente con Woody Allen in Misterioso omicidio a Manhattan." ('Il Tempo', 15 maggio 1994)
"C'è un po' di melodramma, un po' di sfaccettature umoristiche, ma soprattutto tanto ambiente italoamericano in questo film, che del romanzo della Wing perde purtroppo quella visione d'assieme e quella forza descrittiva che sulla pagina scritta contribuiscono a conferire maggior spessore al personaggio, grazie all'alone che gli creano intorno, che gli fa da sostegno oltre che da sfondo." (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 17 agosto 1994)