Angèle e Tony

Angèle et Tony

3/5
Storia di solitudini, film di grandi attori e cinema francese vecchio stampo. Scricchiola ma non crolla

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FRANCIA 2010
Normandia. Angèle ha da poco scontato alcuni anni di galera perché ritenuta responsabile dell'incidente in cui ha perso la vita suo marito. Tony è un pescatore che vive con la madre vedova. Entrambi sono in cerca di un legame, soprattutto Angèle perché vuole disperatamente riformare una famiglia che le permetta di riprendersi suo figlio, affidato dai giudici ai nonni paterni. I due si incontrano grazie ad un annuncio per cuori solitari, ma il primo incontro non si rivela incoraggiante...
SCHEDA FILM

Regia: Alix Delaporte

Attori: Clotilde Hesme - Angèle, Grégory Gadebois - Tony, Evelyne Didi - Myriam, Jérôme Huguet - Ryan, Antoine Couleau - Yohan, Patrick Descamps - Nonno, Patrick Ligardes - Avvocato, Lola Dueñas - Anabel, Elsa Bouchair - Giudice, Corinne Marienneau - Nonna

Sceneggiatura: Alix Delaporte

Fotografia: Claire Mathon

Musiche: Mathieu Maestracci

Montaggio: Luise Decelle

Scenografia: Hélène Ustaze

Costumi: Bibiane Blondy, Dorothée Guiraud, Julie Couturier

Durata: 85

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)

Produzione: LIONCEAU FILMS

Distribuzione: SACHER DISTRIBUZIONE (2011)

Data uscita: 2011-04-29

TRAILER
NOTE
- PRESENTATO ALLA 25. 'SETTIMANA DELLA CRITICA' (VENEZIA 2010).
CRITICA
"Non è una santa la spigolosa, molto disinvolta Angèle, che nella primissima scena se la fa contro il muro con un cinese di passaggio. (...) Un mélo con poche chiacchiere che non fa in tempo ad annoiare, perché dura molto meno di un'ora e mezzo." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 29 aprile 2011)

"Piacerà a chi ormai con i film francesi sa di poter andare sul sicuro (ne fanno tante di mezze cartucce anche da loro, ma quello che varca i confini è quasi sempre di prima scelta). Di 'prima' è senz'altro la protagonista Clotilde Hesme e la regista all'esordio nel lungometraggio." (Giorgio Carbone, 'Libero', 29 aprile 2011)

"- Il solito film sociologico? - Al contrario. La società sono loro, 'Angèle et Tony'. Due individui, fatti per non incontrarsi, che invece si incontrano. Grazie anche a due attori fantastici. Hesme magari fa un po' troppo modella, è vero. Ma lui con quei silenzi, quegli sguardi, sembra un pescatore vero. Invece - sorpresa - esce dalla Comédie-Française." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 29 aprile 2011)

"Una storia d'amore semplice e difficile, come le cose vere della vita. (...) È una commedia sentimentale speciale quella firmata dalla cineasta Alix Delaporte, sia per le inedite figure dei protagonisti felicemente incarnati da Clotilde Hesme e Grégory Gadebois (attore della Comédie-Française), sia per la quotidianità dura e sempre a rischio suggerita dall'aspra, plumbea cornice marinara." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 29 aprile 2011)

"Un autore, anzi un'autrice, che promette bene per il cinema francese, Alix Delaporte. (...) La cifra è un realismo quieto, la misura è tranquilla, i personaggi, portati alla luce dopo esser stati studiati fino in fondo, sembrano, anzi sono, persone vere, in cornici - un paesino di pescatori in Normandia - espresse sempre in climi autentici, con sapori concreti. Si potrebbe parlare di una storia d'amore e infatti in parte lo è, ma non ci sono mai sentimentalismi, risvolti facili, nemmeno quando, per concludere, si accoglie un lieto fine totalmente asciutto, del resto, senza sbavature. (...) L'evoluzione di quel rapporto a due, via via sempre più convinto, in atmosfere del tutto quotidiane e all'insegna della verità. Mai gridate, comunque, sommesse, in più momenti, addirittura interiorizzate. Le rispecchia la recitazione dei due protagonisti. Lei, Clotilde Hesme, una figuretta filiforme dal fascino sottile, lui, Grégory Gadebois, un omaccione quasi corpulento, ma costantemente misurato nelle espressioni e nei modi. Una copia 'nuova', con il segno vivo nel cinema d'autore." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo cronache di Roma', 29 aprile 2011)

"Sull'amore che nasce timido, discreto, e sul bisogno di famiglia riflette 'Angèle e Tony' di Alix Delaporte, che per eleganza e mistero assomiglia a un film di Rohmer."(Alessandra De Luca, 'Avvenire', 29 aprile 2011)