Amore e ginnastica

ITALIA 1973
Educato in seminario, Simone Celzani, orfano, vive presso lo zio commendatore e si sdebita fungendo da amministratore nel palazzo di proprietà del congiunto. In uno degli appartamenti abitano due insegnanti amiche: Elena Zibelli e Maria Pedani. Quest'ultima, proveniente da Brescia, insegna ginnastica e lotta allo scopo di far riconoscere all'educazione del fisico grandi virtù civiche e morali. Elena, segretamente innamorata di Simone, si indispettisce quando scopre che egli invece è preso dal fascino di Maria. D'altra parte, alla Pedani si indirizzano anche le poco contegnose richieste di Alfredo Berti, anch'egli abitante nel palazzo. Decisa a seguire la sua missione senza legami matrimoniali, Maria rifiuta i due spasimanti che, tuttavia, si sfidano a duello, che sfuma però per un provvidenziale intervento. Mentre Elena avvicina qualche altro uomo e l'amica si rende nota nell'ambiente scolastico e cittadino, Simone tenta goffamente di avvicinare le discipline ginniche. Quando, con la testa rotta, pensa che tutto sia perduto, la Pedani - reduce dal successo in un congresso - gli getta le braccia al collo coprendolo di baci.
SCHEDA FILM

Regia: Luigi Filippo D'Amico

Attori: Bruna Celati - Un'Insegnante, Dante Cleri - Direttore Scuola, Aldo Massasso - Armando, Renzo Marignano - Ing. Giulio Ginoni, Benjamin Lev - Alfredo Ginoni, Antonino Faà Di Bruno - Commendator Censani, Lino Capolicchio - Simone Censani, Senta Berger - Maria Pedani, Adriana Asti - Elena Diberni, Ester Carloni - Pinuccia, la domestica

Sceneggiatura: Suso Cecchi d'Amico, Luigi Filippo D'Amico, Tullio Pinelli

Fotografia: Marcello Gatti

Musiche: Armando Trovajoli

Montaggio: Marisa Mengoli

Scenografia: Giancarlo Bartolini Salimbeni

Costumi: Giancarlo Bartolini Salimbeni

Durata: 112

Colore: C

Genere: ROMANTICO

Specifiche tecniche: PANAVISION TECHNICOLOR

Tratto da: romanzo di Edmondo De Amicis

Produzione: GIANNI HECHT LUCARI PER DOCUMENTO

Distribuzione: INC - VIDEO CLUB LUCE

CRITICA
La vena ironica insita nella novelletta deamicisiana avrebbe meritato maggiore evidenza. Il film, pur non mancando di gustosi bozzetti e di personaggi caricaturali, sembra indulgere troppo a un'atmosfera di nostalgia e di rimpianto per la Torino fine-secolo e la qualcosa genera incertezze e scompensi tonali. A parte queste considerazioni, l'opera merita una segnalazione positiva per la delicatezza nel tratteggio dei sentimenti e delle figure femminili. (Segnalazioni Cinematografiche).